21 febbraio 2012
1988: Valentini e Quintarelli
Mario Plazio
Vino difficile da trovare il Montepulciano di Valentini, prodotto solo nelle annate veramente grandi, mediamente ogni 3 o 4 anni. Questo ’88 ha un naso travolgente, che parte da aromi piuttosto viscerali di salamoia, olive nere, catrame, mare, sasso, per poi virare su profumi più fini e nobili di spezie e liquore al cacao. La stessa decisione si ritrova bevendolo, le parti sono ben distribuite, la giusta potenza, una buona finezza, concentrazione al servizio del cibo e tannino maturo. Quando entra sembra non se ne voglia più andare. E noi non ci lamenteremo certo per questo.
Montepulciano d’Abruzzo 1988 Valentini
3 faccini abbondanti :-) :-) :-)
Ho avuto la fortuna (in realtà le bottiglie erano in cantina, quindi non è fortuna ma scelta ponderata) di bere questa bottiglia insieme al Montepulciano di Valentini dello stesso millesimo. Insomma una serata da ricordare, e non erano le sole bottiglie. L’Amarone del Bepi è come vorresti che fossero tutti gli amaroni. Eleganza allo stato puro. Profondo nelle note di erbe in infusione e frutta come il lampone. Si tratta di seta pura, una congerie di morbidezza, tannino e alcol di un equilibrio miracoloso. L’acidità coglie nel finale e accompagna le sensazioni per un tempo interminabile. Il vino è dinamico, si evolve continuamente, senza mai cedere un istante. Una delle più belle bottiglie che mai ho assaggiato e, purtroppo, l’ultima. Certo le bottiglie di Quintarelli sono care, ma quanti vini al mondo possono vantare questa classe?
Amarone della Valpolicella 1988 Quintarelli
3 faccini e oltre :-) :-) :-)
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Ciao Mario, le bottiglie di Quintarelli sono care o costose? Due aggettivi che non significano la medesima cosa.
RispondiEliminaNon ho mai bevuto l'Amarone del Bepi, ma i suoi Valpolicella si, che per alcuni sono costosi, per me invece sono economici; non perché sia ricco ma perché per avere le stesse emozioni che ti offre/offriva il Bepi coi suoi vini, quanto devi spendere con bottiglie di altre cantine a pari qualità?
Comunque, ti invidio.
Invidia condivisa, Stefano. E poi i rossi dell'88 hanno qualcosa che rasenta la magia.
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