Leo, in maniche di camicia, con un buffo grembiule annodato sui fianchi, disponeva su un vassoio tartine salate, il timer del forno elettrico ticchettava, sul fuoco sobbolliva qualcosa. La vide, sgranò su di lei i bellissimi occhi celesti e le ordinò: "Non ficcare il naso in cucina, non parlare, fila in soggiorno, mettiti comoda sul divano e aspetta". Aveva un'aria felice.
Alberta si tolse le scarpe, infilò le pantofole di panno, si lavò le mani e il viso, tornò nel soggiorno e aspettò.
Sveva Casati Modigliani, "Un amore di marito", Sperling & Kupfer 2011
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