Angelo Peretti
Non chiedetemi cosa sia nel dettaglio: per me è un olivo e so - ritengo di sapere - che è un clone della varietà frantoio ottenuto dal professor Fontanazza. In codice si chiama Fs17, che sembra la sigla di un treno. E se i treni andassero davvero - mi si consenta il gioco di parole - questa varietà d'ulivo si potrebbe dire che va come un treno. Introdotta da pochi olivicoltori sulla sponda bresciana del lago di Garda, sta offrendo oli di grande fascino.
Questo qui che ho avuto da poco il piacere di tastare è prodotto a Puegnago, in Valtènesi, e lo fa l'azienda agricola La Meridiana, di Fulvio Leali.
Ebbene, è un gran bell'olio, già dal colore, che è d'un verde prato brillante. Si obietterà: il colore non è così fondamentale per valutare un olio. Vero, verissimo. Però quand'è bello è una gioia degli occhi, e allora perché non scriverlo?
Eppoi ha un bel naso: erbe di prato, rucola, carciofo, mandorla verde, oliva appena appena ad inaviatura. Una bellezza davvero.
La bocca è decisamente fresca, vegetale. Ancora erbe pratensi, mandorla, e ancora nocciola e sempre oliva fresca.
La conduzione è essenzialmente dolce, ma è anche innervata da una freschezza vegetale di tutto rispetto.
La piccantezza è contenuta, ma piacevolmente rinfrescante, e in sintonia con un olio che gioca più sull'eleganza che sulla potenza.
A me piace, e il finale livemente astringente aiuta l'uscita, graduale e lenta, della frutta secca, nocciola in primis. E ancora nel finale diventa dolciccimo senza essere stucchevole.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
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