Angelo Peretti
Sì, mi piace la Schiava, mi piace il vinino degli altoatesini, ché quand'è fatto bene, be', ti offre una beva che è frutto e spezia e freschezza e soddisfazione, e se poi ci hai anche un pezzo di speck, per non dire qualche altra pietanza sudtirolese, allora è tripudio.
Avevo però il dubbio che le Schiave potessero durar pochetto in bottiglia, e allora qualcheduna l'ho messa da parte, come questa della Cantina di Termeno: un Santa Maddalena del 2006, tastato adesso. E devo dire con soddisfazione piena. Durano, sì, durano il giusto.
Ora, il colore era tipicamente scarichino, da Schiava, appunto.
Ed altrettanto varietale ecco che l'ho trovato questo vino al naso, con quelle intriganti memorie di arancia rossa che ti mettono in crisi sapendo che hai nel calice un vino dell'Alto Adige e ci ritrovi profumi che sanno di Sicilia. In più, un che di verde quasi erbaceo, e anche questa è tipicità. E poi una speziatura elegante.
In bocca, perfetta continuità. E buona beva. Succosa.
Un 2006 ancora piuttosto giovani. Ripeto: dubbio risolto, ché ce la fanno, le buone Schiave, a reggere qualche anno con nonchalance.
Due lieti faccini :-) :-)
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