28 febbraio 2010

Barrique anticiccia

Angelo Peretti
Sia benedetta la barrique supertostata, in stile americaneggiante anni Novanta, che c'ha la sua ragion d'essere - dietetica - e leggete qui di seguito per capire.
Prendete me. Ultimamente ho fatto il birichino e sì, insomma, ho messo su un po' di ciccia in più, che dovrò smaltire a suon di jogging mattutino e astensioni dolciarie e alcoliche. Mica facile. Però stavolta ci son riuscito alla grande. E il segreto è nella tostatura della barrique.
La faccenda è questa: pranzo al ristorante. Carne cruda, primo alle verdure: come calorie ci siamo. Quel che ti frega, da queste parti, di solito è il vino. Solo che stavolta han portato in tavola - sono ospite - un bianco e un rosso extra-regione. Roba di due aziende di quelle pluripremiate dalle guide. Tutt'e due fatti col passaggio in barrique.
La tostatura-vanigliatura internazionaleggiante che t'esce fuori dal bicchiere, ecco, fa il miracolo: riesco a non berne neanche uno. Lasciati lì, maledicendo il giorno in cui ci si era infatuati del rovere francese tostato - ché il vino ne risulta artificioso - e nel contempo benedicendolo - ché almeno per stavolta sono sfuggito dalle calorie alcoliche.
Il girovita ringrazia, il gusto decisamente meno.

5 commenti:

  1. Il problema, e che a portar simili bottiglie, oltre ai grassi ti bruci la reputazione..

    RispondiElimina
  2. ciao, io sto facendo una prova con barriques di 5/6° passaggio: ossigenano il vino cedendo pochissimissimo al raboso che c'è dentro. personalmente non mi piace il vino che sa troppo di barrique, ne quello che viene fatto fermentare o affinare in barrique nuova; però nel caso del raboso questa pratica con le barriques quasi finite aiuta a domarlo. non ho fatto la prova in botte grande perchè mi son posta una domanda: e se poi vien stravolto?... prove piccole per noi piccoli!! :-)

    RispondiElimina
  3. @carolina. Non sono assolutamente contrario alla barrique se viene usata come contenitore. Del resto, bevo molto volentieri vecchi Bordeaux e nuovi Borgogna, entrambi fatt'in barrique, ma non barricaderi nei profumi. E dunque avanti con le sperimentazioni rabosiste (primo o poi lo tasterò 'sto Raboso...)

    RispondiElimina
  4. Dobbiamo quindi ringraziare, con urlo di gioia, tali scelte produttive, soprattutto in vista di accertamenti di salute. E per fortuna che c'e' ancora tanta salute...

    RispondiElimina
  5. stupenda !!!!!!!! La vignaiola gardesana

    RispondiElimina