Mario Plazio
Vino enigmatico questo Vorberg. Monolitico e per nulla scalfito dal tempo.
Ti aspetteresti un vino in piena evoluzione, maturo e aperto. Invece ti ritrovi un naso freschissimo, ancora sui fiori bianchi e gli agrumi. Poi anche camomilla, kiwi e fieno, e una appena percettibile vena minerale.
In bocca si rivela sostanzioso, la materia non manca ma fortunatamente viene affiancata da una perfetta acidità che serve a prolungare a lungo le sensazioni.
Complesso il finale che ricorda la mandorla, addirittura piccante, quasi a voler ribadire la sua sfrontata giovinezza.
A distanza di giorni non cambia il carattere, si conferma carnoso e concentrato.
L’unico dubbio che permane è proprio quello iniziale: evolverà un giorno e come si presenterà tra 5 o 10 anni? Non ci rimane che attendere.
Due faccini :-) :-)
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