Angelo Peretti
Naturale? Sì, no, forse. Ma quanto discutere che si fa sui vini bio.qualcosa da qualche tempo a questa parte! Ed è certamente un bene, a mio avviso, che questo avvenga, per il mondo enoico. Ci si interroga una volta tanto concretamente sul tema della sostenibilità in agricoltura, proponendo concrete ipotesi applicative, talvolta anche fascinose. Mica sempre magari le ciambelle riescono col buco, ma tutto questo "fermento" è positivo, almeno secondo il mio punto di vista.
Unica pecca: molto spesso i vini dei vigneron "naturali" sono difficili da reperire sul mercato: piccoli numeri, distribuzione a macchia di leopardo (poco maculato, peraltro). E dunque ben vengano le occasioni per avvicinarle, queste bottiglie. Soprattutto nei centri metropolitani, in modo da avvicinarli al numero più ampio possibile di potenziali interessati.
Mi piace segnalare in particolare un'iniziativa nata da una delle più belle firme del panorama gastro-giornalistico italiano, Davide Paolini. L'iniziativa ha per titolo SemplicementeUva - sottotitolo: La rassegna del vino “cosiddetto” naturale - e si terrà a Milano dal 27 al 29 novembre, in via Ventura 15, "all'interno di una suggestiva location in Lambrate - spiegano gli organizzatori, ossia Piaceri d'Italia - , zona che è stata sottoposta ad un lavoro di riqualificazione importante e che oggi si presenta come una delle aree architettonicamente e artisticamente più interessanti della città".
SrmplicementeUva, si spiega sul sito internet della kermesse, "è la manifestazione che intende dar voce alle principali associazioni, consorzi, gruppi nazionali e internazionali, alle più importanti etichette indipendenti e ai maggiori esponenti del vino 'naturale'". I prodotti presenti in fiera saranno autocertificati dai vignaioli, che dovranno assicurare il rispetto di tre condizioni fondamentali nell’attività di produzione, ossia l'esclusione dell’uso di concimi chimici, diserbanti e trattamenti antiparassitari sistemici in vigna, l'esclusione dell’uso di sostanze chimiche in cantina e l'uso di lieviti indigeni.
Altre notizie sul sito www.semplicementeuva.it
mi sembra che la formula della manifestazione non sia il massimo...
RispondiEliminaPersonalmente mi fido di Paolini: le cose che organizza lui di solito sono ben fatte (penso a Taste a Firenze: formula simpatica, glamour, nello stesso tempo disimpegnata e di qualità). Vedremo come andrà quest'iniziativa milanese: di solito, giudico dopo aver visto.
RispondiEliminaSono stato a La Terra Trema e ho chiacchierato con qualche produttore in merito a Semplicemente Uva, sembra che alcuni abbiano ricevuto pressioni per partecipare e che diverse aziende indicate come presenti erano li solo con le bottiglie e i rappresentanti, uno dei motivi è il costo della partecipazione: 850€ più IVA, in più l'enoteca della manifestazione faceva un ricarico sulle bottiglie del 15%, aggiungiamo l'ingresso a 30€ (!) con le degustazioni limitate (in realtà i tiket non sembra siano stati presi molto in considerazione), non so, non mi sembra il modo migliore per avvicinare il consumatore al mondo del vino naturale. Se invece l'idea è quella di scremare il pubblico e magari far cassa può essere chesia sulla strada giusta.
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