17 febbraio 2011

Margaux Premier Grand Cru Classé 1993 Château Margaux

Mario Plazio
Avevo avuto modo di bere recentemente una bottiglia di Margaux ’93 che mi aveva lasciato perplesso. Intendiamoci, non era un vino cattivo. Mi pareva però spento, erbaceo e prematuramente invecchiato, senza però lo charme dei vecchi Bordeaux.
Quale migliore occasione della cena di capodanno per verificare lo stato di salute della (unica) bottiglia custodita nella mia cantina? Vi chiederete (miei 2 o 3 lettori) come l'ho trovata. Ebbene, confesso che il risultato è stato ben superiore alle mie attese. Anzi il vino era ancora estremamente giovane, quasi vinoso. In pratica ho commesso un infanticidio.
Al naso frutta scura, ferro e mineralità. Al palato ancora segni di legno e un tannino ben presente, ma non immaturo. Alla faccia della cattiva annata. E che acidità, freschissimo, elegante, anche se non possiede la profondità dei millesimi più celebrati.
E soprattutto che beva, come scorre con piacere.
Vuoi vedere che ancora una volta le annate più sfigate sono quelle che più si fanno amare?
Una domanda finale: ma come era stata tenuta quella bottiglia bevuta 3 mesi fa?
Tre faccini :-) :-) :-)

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