Angelo Peretti
Se non siete mai stati dalle parti del laghetto di Santa Massenza, fateci un pensierino, quando siete in Trentino e magari avete in mente di stare un po' a Riva del Garda e dintorni, sul ben più ampio, mediterraneo Benaco: è a un tiro di schioppo.
Dirò che quello di Santa Massenza (è nella foto) è un laghetto piccino picciò vicino a un paesino piccino picciò, che farà si e no centocinquanta abitanti e aggiungerò che c'è una centrale idroelettrica (l'hanno costruita dopo la guerra) e intorno ci sono le vigne di nosiola per farci il Vino Santo, delizioso, e le grappe poi dalle vinacce, e ci sono anche gli olivi per farci olio. Sissignori, olio extravergine d'oliva, il più a nord d'Italia presumo, e ne son quasi certo.
C'è anche, a Santa Massenza - sulla via per Vezzano, capoluogo del comune -, la distilleria di Giovanni Poli, dove si fa grappa e vino e olio, e sono tutt'e tre ottime ragioni per farci una salto, a casa Poli.
Ora, sono qui a parlare dell'olio. Olio trentino di latitudine alta, appunto.
Il colore è tenute. Un pastello. Giallo leggero che sfuma nel verdino. E la delicatezza è poi quella che si ritrova nell'olio. Ché al naso c'è leggerezza nel fruttato d'oliva e di mandorla. Eppoi la levità d’assieme prosegue anche al palato, dove peraltro la pasta trova perfettissimo sostegno in una piacevolissima, ben modulata e persistente, ancorché tenue, piccantezza, che offre slancio ad una pacata presenza erbacea, prima del finale modulato sul tono della nocciola fresca.
Per chi ama gli extravergini dall'anima soft.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
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