Angelo Peretti
Opperbacco se mi piacciono i Cave Singers. Pressoché sconosciuti in Italia al grande pubblico, hanno infilato tre album uno più bello dell'altro. Welcome Joy è il secondo, magari un po' meno rustico del primo, ma mica poi così tanto. Bisogna ascoltarlo, sissignori.Neo folk, country rivisto e corretto, indie con un pizzico di blues. Da Seattle. Chitarra, percussioni, voci roche, rugginose, da boscaioli in visita ai parenti di città, ritmi che vanno dall'ossessivo all'intimistico, dall'ipnotico al crepuscolare. Musica affilata, diretta. Tradizione che guarda al futuro, il domani che ha radici nel passato.
Oh, sì, mi piacciono i Cave Singers. Come mi piace qualche vecchio Barolo dritto dritto e senza fronzoli, come qualche Madiran coi suoi begli anni sulle spalle e magari perfino (horribile auditu!) un pelo di brett che esalta un fruttino acidulo.
The Cave Singers - Welcome Joy - 2009
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