18 maggio 2011

Gambellara Classico La Guarda 2009 Casa Cecchin

Mauro Pasquali
Oddio, adesso chissà cosa dirà l’ingegner Renato, Cecchin per chi non conosce di Durello e Monti Lessini. Già, perché l’ingegner Renato è giustamente famoso per essere stato il pioniere della rinascita (o nascita?) del Durello: quando nessuno credeva in quello splendido vitigno, lui, caparbiamente, lo difese e lo promosse. Oggi i risultati gli danno ampiamente ragione.
Non di Durello, tuttavia, voglio parlare oggi e, proprio per questo mi aspetto da lui una tirata d’orecchi. Oggi l’argomento è il Gambellara, vino spesso bistrattato e posto in secondo piano rispetto al più famoso ed ingombrante vicino: il Soave. Un Gambellara particolare, prodotto da Casa Cecchin e in cui (seconda tirata d’orecchi) lo zampino è più della figlia Roberta che del padre Renato. Un Gambellara che nasce nella zona di Agugliana, frazione di Montebello Vicentino e non lontano da quell’antico vulcano, il Calvarina, che tanto ha segnato con i suoi basalti il territorio circostante e ha permesso di ottenere dei vini carichi di mineralità e sapidità che quasi non t’aspetti in un territorio del nord. Agugliana è una frazione che gode di un microclima straordinario: grazie alla sua altitudine riesce ad emergere quasi sempre dalle nebbie invernali, evitando pericolosi ristagni di umidità; è magnificamente esposta sia al vento che al sole e questo permette una ottimale maturazione delle uve: la garganega, in questo caso, riesce ad esprimere il meglio di sé, come in questo Gambellara Classico La Guarda 2009.
L’uva è raccolta tardivamente e, dopo la pigiatura, il mosto rimane sulle proprie bucce alcune ore. Matura solo in acciaio, a contatto per alcuni mesi con le fecce nobili ed esce, dopo un periodo di affinamento in bottiglia, generalmente un anno dopo la vendemmia.
La raccolta tardiva è evidenziata da un bel colore giallo paglierino intenso, con sfumature dorate. Al naso la mineralità ben si amalgama con netti profumi di frutta gialla. Emerge gradualmente una bella vena balsamica.
La bocca evidenzia una grande struttura, dove la mineralità a poco a poco volge verso note di mandorla che lasciano un piacevole retrogusto amarognolo accompagnato da una grande persistenza.
Due beati faccini :-) :-)

8 commenti:

  1. Mi manca l'annata 2009 di La Guarda. Mi riprometto di assaggiarlo presto.

    RispondiElimina
  2. Ma quand'è che ci organizzi una bella degustazione di Gambellara?

    RispondiElimina
  3. Proprio un'ottimo vino, profumi e freschezza in primis ... una degustazione di Gambellara sarebbe proprio una bella cosa ... questa doc credo debba essere maggiormente conosciuta perchè, almeno fino ad ora, mi sembra sia rimasta un poco in ombra

    RispondiElimina
  4. datemi un po' di tempo. E' un periodaccio di troppo lavoro.

    A giugno organizzo una serata di soli vini di mia produzione. Successivamente potrei organizzare i Gambellara e aprirla anche a voi. Ne parlo con Mauro e ci organizziamo.

    Nel frattemo Angelo, mandami via mail il tuo indirizzo e orari di consegna, che ti manda una campionatura mista della ns. produzione.

    RispondiElimina
  5. Per Stefano
    Lunedì scorso ho partecipato alla splendida kermesse DURELLO and FRIENDS nella altrettanto splendida cornice di villa Trissino Marzotto in quel di Trissino nel vicentino e ho conosciuto un tuo conpaesano, Graziano Maule di MONTE CROCETTA (leggi ISELDO MAULE) che è una new entry nel mondo del LESSINI DURELLO ... nell'orizzonte di Menti c'è anche il Durello ?
    Questa mia domanda ha un senso in quanto quella zona che và da Gambellara e, via via salendo, verso Agugliana, S.Margherita per arrivare al monte Calvarina è un territorio che nei prossimi anni sarà sicuramente oggetto di attenzioni per la sua sua peculiarità se non unicità di essere terra di vulcani. La Durella poi, forte del trend positivo, in queste colline avrà sicuramente una certa espansione di coltivazione ... pensaci bene !!

    RispondiElimina
  6. @ Giordano
    noi produciamo già dall'annata 2006 un durello millesimato metodo martinotti (spumantizzato da noi) www.giovannimenti.com/durello.php proprio con vigneto in zona di Augugliana in località Omomorto.
    Con l'annata 2010 avremo anche un metodo classico.
    Purtroppo devo deluderti sulle potenzialità della zona nel futuro, tutti, anche ad Agugliana, stanno spiantanto garganega e durella a favore del prosecco.
    Graziano Maule è mio cugino (sua madre è sorella di mia nonna) e lavora insieme a Christian Zonin (che anche lui è mio cugino, suo padre è fratello di mia madre), sono due bravi ragazzi, attenti al territorio.

    RispondiElimina
  7. A Gambellara siete tutti parenti ?
    Non sapevo che anche tu produci Durello ... probabilmente perchè non ti ho visto tra gli associati del consorzio, in ogni caso non mancherò, appena sarò in zona, di fare un salto da te per prendere qualche bottiglia del tuo Durello e anche di quel garganego frizzante di cui ho sentito parlare.
    Per quanto riguarda la potenzialità della zona, sono convinto di quello che ho detto, forse non proprio nell'immediato, ma credo che nel tempo ... tempo 10 anni al massimo e chi impianta prosecco dovrà riconvertire e sottolineo dovrà.
    Conosco bene la località Omomorto ... appena lasciata Agugliana in direzione S.Margherita

    RispondiElimina