30 maggio 2011

Soave Colli Scaligeri Vigne della Brà 2008 Filippi

Mauro Pasquali
Risulta un po’ strano, in una zona dove la monocultura viticola ha occupato tutti gli spazi utili, trovare estesi boschi che lambiscono i vigneti. E, si badi bene, non solo in quelle zone dove piantare vigne risulterebbe arduo o quantomeno antieconomico: anche in zone dove altri viticultori non ci penserebbero due volte a sbancare il terreno per farne nuovi vigneti, la famiglia Filippi continua a voler preservare la biodiversità, salvaguardando il bosco.
La Brà è una zona della doc Soave caratterizzata, quindi, da una forte compenetrazione fra vigneto e bosco, ma anche da un’altitudine che fa del vigneto di Filippi il più alto in assoluto della doc. Tutto questo, unito a una splendida esposizione a sud-ovest, all’età delle vigne (circa sessant’anni), permette di ottenere questo cru, uno dei più interessanti di tutta la doc. La coltivazione, biologica, è a pergola veronese e la particolare composizione del terreno (un misto di argilla, basalto e calcare) permette di ottenere delle uve cariche di mineralità e florealità  al tempo stesso. La garganega riesce a esprimersi al meglio, anche grazie alla lavorazione che evita eccessivi traumi all’uva, sfruttando i dislivelli presenti in cantina per i travasi. Dopo una fermentazione innescata esclusivamente da lieviti autoctoni, il vino matura quasi due anni in acciaio e viene imbottigliato senza filtrazione né chiarificazione.
Un vino di colore giallo paglierino carico, che esprime complessi profumi minerali, quasi di zolfo, con note di fiori bianchi, erbe aromatiche e frutta a polpa bianca. In bocca entra con una grande sapidità e mineralità, si fa notare per la grande struttura e conclude con notevole persistenza.
Tre beati faccini :-) :-) :-)

2 commenti:

  1. E' da un pezzo che non bevo Filippi.

    Ho in cantina ancora da aprire una Turbiana 2006.

    Tutto quello che ho bevuto prodotto da loro comunque, è sempre stato molto buono e non banale. Bravi!

    RispondiElimina
  2. Concordo, non per Turbiana che non conosco, ma per Vigne della Brà

    RispondiElimina