Avete presente i fondi che si formano nelle bottiglie quando il vino rosso è invecchiato? Be', a chi tocca l'ultimo bicchiere qualche problemuccio glielo danno. C'è chi, per evitare il problema, versa il vino in caraffa facendolo passare dall'imbuto col colino, in modo che i sedimenti si fermino, ma a me 'sta soluzione non piace, perché se il vino è parecchio vecchio la decantazione lo ossida velocemente. Preferisco versare a mano a mano dalla bottiglia, con prudenza, e pazienza se mi perdo l'ultimo sorso.
Quanto sopra va bene sempre, tranne in un caso: i pinot noir della Borgogna. Lì la storia si rovescia, e se si tratta d'un grande rosso borgognone mi offro volontario per avere l'ultimo bicchiere, quello infestato dai fondi.
Sissignori, i fondi dei Borgogna si bevono, e sono buonissimi. Me l'ha insegnato qualche anno fa un ristoratore francese, ho provato e ne ho avuta conferma ed ora ritrovo il concetto sfogliando "Il piacere del vino", un libro di Jens Priewe pubblicato da Bolis Edizioni: se non siete troppo schizzinosi con qualche passaggio non propriamente ben tradotto dal tedesco, vi consiglio la lettura, perché offre intelligenti e talvolta anticonvenzionali letture del fenomeno vino.
Detto questo, cosa scrive Priewe? Scrive così: "Secondo Aubert de Villaine, direttore e comproprietario del Domaine de la Romanée-Conti, il sedimento di un prezioso vecchio vino di Borgogna va bevuto insieme al vino, nonostante l'aspetto poco invitante. Il gusto e la struttura sono diversi da quelli di sedimenti di altri vini. È dolce e composto da piccoli fiocchi che non sono tannini (di cui i Borgogna non sono particolarmente ricchi) ma pigmenti precipitati".
Sissignori, è proprio così: i floculi dei vecchi rossi di Borgogna van bevuti. Quel ristoratore francese che m'ha insegnato 'sta cosa suggeriva di mettere un attimo a testa in giù la bottiglia dei vecchi Borgogna, in modo che i fiocchetti possano diffondersi nel vino. Certo, poi a vederli nel bicchiere non è piacevolissimo, ma è vero che son dolcissimi, e a non berli ci si perderebbe buona parte della bellezza di quel vino. Ahimé, non ho potuto far l'esperienza con un vino del Domaine de la Romanée-Conti, bensì con altri Borgogna. E lo consiglio ai veri Bourgogne-lovers.
Dice Priewe: "Decantare un vino di Borgogna d'annata significa perderne almeno un terzo: un vero peccato per un vino così pregiato". Sottoscrivo.
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