Angelo Peretti
Dicono: "Ma lo Champagne è caro". Dico: "Ma siete proprio così sicuri?" Sì, vero, in Italia costa caro, ché i distributori prima e gli enotecari poi (e i ristoratori per giunta) ci fanno sopra spesse volte ricarichi notevolissimi. Ma mica bisogna per forza comprarselo qui lo Champagne, e neanche occorre forzatamente prender la macchina e farsi chilometri e chilometri. Basta qualche clic su internet.
Su internet ci ho comprato questo Brut Reserve di Thierry Massin, due stelle (su tre di massima valutazione) da parte della guida Hachette 2010.
Pagato 21,50 euro, che non è cifra da capogiro. E il vino se li merita, quei soldini.
Fatta con vini dei millesimi del 2004 e del 2006, soprattutto pinot noir - è all'85% - e poi chardonnay, questa cuvée si fa bere con piacere.
Magari, ecco, a voler fare i pignoli, il naso non l'ho trovato subito pulitissimo, ma è stata questione di pochi minuti, e s'è aperto alla grande. Ed ecco dunque uscir fuori fiori bianchi e note sottili di brioche all'albicocca.
In bocca s'è presentato cremoso, un po' morbido, ma piacevolmente salato anche. E anche vene floreali e fruttino di bosco. E, sotto, memorie di nocciola.
Bella bottiglia da aperitivo.
Due lieti faccini :-) :-)
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