Angelo Peretti
Devo a Mario Plazio, ottimo degustatore, grand'esperto di vini francesi e di tant'in tanto anche redattore di qualche scheda che molto volentieri ospito su quest'InternetGourmet, la conoscenza di questo bianco spagnolo. Bel bianco.
Che l'albariño sia uva da tenere in gran considerazione non lo scopro certo io, ma devo dire che quand'ho avuto occasione di berne i bianchi della Rias Baixas spagnola, be', ci ho trovato gran bottiglie. Con quel frutto così croccante e quelle vene minerali che, a tratti, quasi ti ricordano un Riesling.
Ecco, questo Rias Baixas - il Granbazán Ambar del 2006 - l'ho trovato avvincente. Con un frutto, appunto, di una giovinezza straordinaria sia al naso che in bocca. Pesca bianca, albicocca, ananasso. Croccanti.
Ha una stoffa di tutto rispetto, senza perdere in beva, e anzi c'è una freschezza salina che ti fa bere un bicchiere dopo l'altro.
Sul fondo, una sottilissima vena tra iodio e idrocarburo, che non copre ma accentua il frutto.
Vino buonissimo ora, e che probabilmente reggerà molto bene anche qualche altro bell'anno nel vetro.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
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