Angelo Peretti
Ora, sia come sia, piaccia o non piaccia la parola, gli è che del vinino coniato su quest'InternetGourmet se n'è parlato abbastanza in giro per il web. E durante le feste natalizie ormai passate da un bel po', fra le tante bottiglie che ho stappato, di vinini extralusso ne ho incontrato uno: una schiava altoatesina, un Kalterersee Auslese (Lago di Caldaro scelto) della Cantina produttori di San Paolo, o meglio, della Kellerei St. Pauls. Annata, si badi bene, 2007, alla faccia di chi è convinto che il vinino debba essere per forza bevuto in fasce.
Ordunque, trattasi di schiava dal colore tipicissimamente palliduccio, ed è gran bella cosa.
Eppoi al naso ecco il fruttino e la spezia, esattamente come t'aspetti, e con perfetta pulizia.
E in bocca di nuovo la succosità del fruttino e la seduzione speziata e una freschezza che ti fa salivare e t'invita a bere di nuovo.
Lunghezza ce n'è fin che si vuole. Ed eleganza.
Adorabile vinino.
A proposito: sul collare c'era incollato un bollino che diceva che il vino aveva vinto la Vernatsch Cup del 2008, il concorso delle schiave sudtirolesi. E benedetto sia quel concorso, dunque.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
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