31 gennaio 2010

Amarone 2006: il "the best" di quelli che son già in bottiglia

Angelo Peretti
Dopo avere scritto del vino che a mio avviso più rappresenta i caratteri dell'annata e dopo aver anche parlato dei cinque Amaroni "da botte" che più mi hanno interessato o comunque incuriosito, eccomi qui anche con l'Amarone in bottiglia assaggiato all'Anteprima dell'annata 2006 a Verona.
Ovvio che si parla di vini generalmente non ancora pronti per essere messi in commercio, per finire sugli scaffali o sulle tavole dei ristoranti. Il più delle volte se ne riparlerà verso l'autunno, ché c'è ancora bisogno d'affinamento. E dunque ogni valutazione va fatta e letta con beneficio d'inventario.
Detto questo, qualcheduno lo devo pur presentare dei vini tastati, e dunque ne scelto del tutto soggettivamente e arbitrariamente cinque. E mica perché non ve ne fossero altri d'interessanti. Solo per scelta, come ho già detto per i vini da botte, redazionale, ché altrimenti la tiritera vien troppo lunga. Magari d'altri parlerò un poco più avanti, in un ulteriore intervento su quest'InternetGourmet.
Eccoci qui, pertanto, con la top 5 dell'Amarone 2006 in bottiglia.
Amarone Classico 2006 Monte del Frà
Piacevolissimo all'olfatto nella percezione fruttata, parecchio ampia. Fruttino: mirtillo, melograno, ribes, ciliegia e marasca. Tracce floreali. Ed è subito elegantissimo anche in bocca. Ha freschezza che favorisce la beva nonostante un alcol in rilievo. Bel vino davvero: monsieur Introini, le'nologo dei Bonomo, ha portato in terra amaronista la finezza nebbiolista della sua Valtellina.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
Amarone 2006 Cà Rugate
Un Amarone ancora tutto in divenire: ha bisogno di lunga sosta nel vetro. Però già adesso ti dice che sarà godibilissimo, ché riesce a far valere una freschezza capace di compensare tannino e dolcezza. Lasciagli tempo, e vedrai cosa salta fuori. Si apre con ritrosia. Il fiore e il frutto si presentano in alternanza, con delicatezza. Vuol giocare più sulla finezza che sulla potenza.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Amarone Classico Moròpio 2006 Pierpaolo e Stefano Antolini
Ormai gli Antolini brothers non sono più outsider, ma certezze della Valpolicella. Il vino offre fiori macerati e frutto appassito all'olfatto. In bocca, la vena floreale è altrettanto piacevole. Il tannino è tutto sommato già abbastanza integrato, anche se il rovere è presente. Un vino in divenire, che però ha frutto fine, spezia, tracce di terra rossa, vene rabarbaro.
Due lieti faccini :-) :-)
Amarone Classico 2006 Tommasi
Bella la prova del base dei Tommasi. Profuma di fiori di geranio ed ha un frutto che ricorda con immediatezza l'appassimento. Spezia molto fine, tracce di vaniglia e, assieme, un che di vegetale, che non guasta e aumenta la complessità. La bocca è canforata, il tannino è morbido, la presenza fruttata è rimarchevole. Strana quella vena, marcata, di iodio.
Due lieti faccini :-) :-)
Amarone Campo dei Gigli 2006 Tenuta Sant'Antonio
Volete metter d'accordo un po' tutti con un vino che è frutto, frutto e ancora frutto? Eccolo qui: il Campo dei Gigli dei Castagnedi. Al naso sembra il tipico Amarone in stile internazionale, col fruttone e il rovere in rilievo, ma in bocca è rotondo, lunghissimamente succoso sulle vene di mora, di ribes, di mirtillo, di ciliegia, di melograno.
Due lieti faccini :-) :-)

Nessun commento:

Posta un commento