17 gennaio 2010

Rheingau Riesling Kiedrich Gräfenberg Spätlese 2007 Robert Weil

Angelo Peretti
Pensatela come volete, ma personalmente credo ci sia una sola tipologia di vini per la quale si può in qualche modo gridare al miracolo, e sono quei Riesling tedeschi che sanno mettere insieme frutto, freschezza, dolcezza, mineralità, leggerezza alcolica e beva, in un incredibile mix che raggiunge standard d’eleganza impensabili altrove, quasi che gli spigoli, quando in equilibrio tra di loro, sappiano dare assoluta armonia.
Come un'orchestra ben condotta, come i colori d'una tela impressionista.
Che poi non ti ci fai neppure l’abitudine a queste straordinarie quadrature del cerchio e almeno io ogni volta resto stupefatto del mio stupore quand’ho nel bicchiere un grande Riesling.
Ecco, questo Riesling Spätlese del 2007 è un grande bianco che ho avuto la fortuna di bere per due volte di fila nel giro di pochi giorni.
Bere, mica assaggiare.
Appena 8 gradi d’alcol, dolcezza ben vivida epperò assolutamente integrata, freschezza che ti fa perfino salivare, intriganti vene d’idrocarburo, un’abbinabilità clamorosa anche coi piatti più impegnativi.
Mica scherzi: un gioiello, che avrebbe potuto aver vita molto, molto lunga ancora dentro la bottiglia.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)

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