Mario Plazio
Vigneron a tendenza “naturale”, Paolo Brunello dispone di un interessante parco di vigne inserite nella parte più solare e mediterranea dei Colli Euganei. Pare che da queste parti siano giunte a metà dell’800 le prime barbatelle di vitigni bordolesi (carmenère in particolare) in Italia. Sia come sia, è innegabile che dai Colli Euganei giungano alcune delle espressioni più interessanti e personali di questo tipo di vino, grazie ad un territorio vulcanico dai suoli e dalle esposizioni molto variati.
Il Passacaglia, come lo definisce il suo autore, è un vino sperimentale, un laboratorio nel quale tentare nuove strade o, forse, tornare a quelle di una tradizione rivisitata.
La versione 2006 trasmette bene il senso del calore, riuscendo nella difficile acrobazia di abbinare potenza (note di cioccolato) a finezza e godibilità.
Il legno, non nuovo, resta discreto discreto e scomparirà del tutto tra qualche tempo.
Il frutto è maturo e avvolgente, e si combina con note floreali e di erbe officinali. In nessun momento escono le note vegetali che troppo spesso penalizzano i vini queste zone.
In sostanza una bottiglia che fa parlare il territorio e che mi piacerebbe risentire tra qualche anno.
Sono sicuro che si farà amare.
Due faccini e mezzo :-) :-)
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