Angelo Peretti
La domanda che mi pongo è questa: "Ma nell'estate del 2009 i prosecchisti hanno vendemmiato prima di agosto, oppure c'è in giro tanto di quel Prosecco igt del 2008 che non si sa più dove metterlo?"
Perché mi ponga quest'interrogativo è presto detto: perché ho visto la pubblicità delle promozioni che la catena Eurospin sta facendo sino al primo di maggio. E tra i prodotti in catalogo c'è un Glera Prosecco Veneto all'incredibile prezzo di 1,39 euro, anziché al prezzo di listino - pure sorprendentemente basso - di 1,79 euro.
Non sono ancora riuscito a passare presso un punti vendita Eurospin per comprare una bottiglia di quest'incredibile Glera Prosecco Veneto (Veneto credo e spero sia l'igt). Ma posso ritenere che in etichetta non sia indicata l'annata: non è necessario metterla sui vini a igt. Certo non penso proprio che sia figlio della vendemmia 2009: sarebbe illegale, visto che a luglio dell'anno scorso è stata approvata la nuova doc Prosecco, e che a luglio non si era ancora vendemmiato: dall'ultima vendemmia nessuno può più permettersi di scrivere il termine Prosecco su un vino che non sia, appunto, a denominazione d'origine. Pertanto quello in vendita all'Eurospin sarà almeno un Prosecco del 2008 (o di prima). E allora vuol dire c'è del Prosecco giacente nelle cantine. Quanto, non è dato sapere.
Se riuscirò a passare all'Eurospin cercherò anche di vedere chi sia il produttore. Di solito, vini del genere non lo dicono in chiaro, ma riportano la sigla dell'imbottigliatore, ma da quella non è comunque impossibile risalire a chi l'ha confezionato. Ma non è questo, credo, quel che conta. Quel che conta è che la nuova superdoc prosecchista parte con del Prosecco (quanto?) che può ancora uscire a igt ed a prezzi bassissimi. Il che non aiuta, temo.
Finisco dicendo che il buyer del settore vini di Eurospin vorrei conoscerlo: dev'essere uno particolarmente attento a quel che succede nel mondo del vino, una persona capace di cogliere al volo tutte le opportunità che questa fase di crisi sistemica può offrire. Prima di Natale riuscì a piazzare sugli scaffali uno spumante Trento doc a 3,49 euro, ed era anche un prodotto accettabilissimo in termini di qualità. Ora eccolo proporre alla spettabile clientela un Prosecco a 1,39 euro, che porta oltretutto in etichetta perfino il termine "glera", che è il "nuovo" nome affidato dalla "nuova" doc alle uve che fino a luglio del 2009 si chiamavano, appunto, prosecco. Adesso, dalla vendemmia 2009, in etichetta si scrive Prosecco solo come riferimento all'origine geografico, visto che nell'area di produzione è stato tirato dentro l'omonimo comune friulano. Mentre il vitigno non si chiama più prosecco, bensì glera, appunto.
Insomma, il buyer dell'Eurospin - o chi per lui - ha giocato alla grande fra il "vecchio" vino Prosecco e il "nuovo" vitigno glera. Si tratta di gente che se ne intende, evidentemente.
Ho solo un dubbio: sicuri che nel 2008 il prosecco (uva) si poteva già chiamare glera? Me lo chiedo perché il sinonimo glera per il prosecco è stato riconosciuto nel marzo del 2009. Boh...
Le magie daella grande distribuzione e dei grandi imbottigliatori non smettono mai di stupire.
RispondiEliminaVolevo informarti che tutto il vecchio prosecco DOC è passato automaticamente a DOCG. che ne pensi?
Sul primo punto concordo: la gdo e i grandi imbottigliatori fanno... magie.
RispondiEliminaSul secondo punto diciamo che sono molto perplesso, anche se francamente - e lo scrivo da tempo - non vedo nessuna differenza sostanziale fra doc e docg ora che entrambe rientrano nelle previsioni comunitarie delle dop.
grazie della segnalazione Angelo. inoltro a chi di dovere.
RispondiEliminaNon mi scandalizzo per il prezzo basso, ma per le differenze che vi sono tra un etichetta e l'altra senza peraltro coincidere con le differenze di qualità.
RispondiEliminaBene, Cinzia. Mi piacerebbe proprio sapere cosa ne pensa il Consorzio.
RispondiEliminaE sì che dovrei essere vaccinato, avendone viste di tutti i colori sul prosecco. Ma ogni volta riesco a stupirmi della fantasia che riescono ad avere certi personaggi (banditi) che nel vino andrebbero solo annegati e con loro chi li istiga a delinquere (gente del tipo buyer di catene et similia).
RispondiEliminaAttualmente a meno di 1,40 + iva sfuso di prosecco DOC non ne trovi. Fate un po' voi i conti. Va portato a casa, rifermentato, imbottigliato, rispedito e venduto. Con qualche margine credo, visto che non si dovrebbe lavorare gratis. Quindi un'operazione quantomeno ai limiti della legalità. Ma io dico tranquillamente al di fuori della legalità e mi denuncino pure per diffamazione, ne sarò felice!
Umberto Cosmo
P.S. se non puoi pubblicare ti capisco, visto che sei il responsabile, ma continuo a pensarla così!
@Umberto. Il prezzo che indichi è quello del doc all'ingrosso. Ma quali sono le quotazioni dell'igp? E in ogni caso, chi opera su quantitativi enormi a volte cerca davvero anche solo una redditività marginale: bastano anche 10 centesimi a bottiglia per rendere remunerativa un'operazione, se i volumi sono notevoli.
RispondiEliminaIGP Prosecco non esiste più, la vera truffa è utilizzare il nome prosecco indebitamente. E'come vendere un "Nebbiolo Barolo" o un "Sangiovese Grosso di Montalcino" o ancora "Chardonnay Champagne" a un decimo di quello che vale un vero Barolo o un vero Brunello. Si sfrutta il lavoro delle persone serie per fare i soldi velocemente. Se succedesse alle denominazioni che ho nominato, tutti a stracciarsi le vesti, ma succede al Prosecco e si dice che tanto è un vinello e i prosecchisti se lo meritano, che tanto hanno il c..o di diventare famosi per caso!
RispondiElimina@Umberto. Se l'igt Prosecco fosse stato certificato prima della nuova doc, non vedo come impedirne la commercializzazione. La nuova doc ha vigenza da dopo la data di pubblicazione, non può essere certamente retroattiva. Il problema è che, appunto, si sono chiuse le porte dopo che i buoi erano scappati. Ora si spera che, recuperati i buoi, le porte possano restare chiuse.
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RispondiEliminaElimina commento da: InternetGourmet
RispondiEliminaBlogger Franco ha detto...
Individuata ieri in un autogrill a Saint Vincent un'offerta di sei bottiglie di Barolo 2005 della cantina cooperativa Terre del Barolo a meno di 54 euro, ovvero nemmeno 9 euro a bottiglia. Il ribasso dei prezzi (io la definirei una colossale e disperata calata di brache) non risparmia nemmeno il grande vino piemontese...
Mi unisco alla discussione solo per fare un po' di chiarezza, anche sul prezzo: allora, il vino in questione NON è Prosecco, bensì GLERA PROSECCO = vino igt con doppio nome di vitigno = primo vitigno non più dell'85%, secondo vitigno non meno del 15%. Frutto evidentemente di un taglio tra GLERA igt 2009 (prezzo bassissimo) con un 15% di Prosecco igt 2008. Ecco perchè il prezzo: con 15 ettolitri di Prosecco si ottengono 100 ettolitri di GLERA PROSECCO. Buon lavoro e buona discussione. DIDACUS
RispondiElimina@Didacus. Ringrazio della puntualizzazione, e la ritengo corretta: un igt a doppio varietale. Opzione del tutto lecita. Resta l'interrogativo di fondo, che credo molto difficilmente avrà risposta: quant'è il Prosecco igt ante 2009 ancora in circolazione, a quanto ammontano insomma le giacenze? Questo per farsi un'idea di quanto Prosecco più altro varietale potrà ancora girare.
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