14 aprile 2010

Vinitaly: qualcosa, la sera, non va

Angelo Peretti
Non sono mai stato, e credo che mai sarò, fra coloro che sparano sul Vinitaly. Non è uno sport che condivida. Anzi, ritengo che il mondo del vino italiano del Vinitaly abbia bisogno. E che non ci sia spazio per altri velleitari tentativi di sostituzione della kermesse enoica veronese.
Vabbé, magari apparirò campanilista, visto che veronese lo sono, ma quest'è il mio pensiero. E certo capisco che partecipare a Vinitaly è un costo notevole e che lo standard dei servizi, dentro e fuori della fiera, va accresciuto (il fatto che la fiera sia "dentro" la città certo non agevola). Ma ho visto negli ultimi anni un continuo miglioramento. E, ripeto, il Vinitaly a mio avviso offre comunque ai produttori chance che nessun'altra rassegna in Italia sarebbe in grado d'esprimere.
Detto questo, non posso però proprio evitare di stigmatizzare come quest'anno qualcosa sia tornato a non funzionare dal lato dell'ordine interno. Soprattutto il sabato sera, lo spettacolo (spettacolo?) offerto (offerto?) da branchi di giovinastri e meno giovinastri ubriachi fradici era davvero sconsolante. L'anno passato era andata abbastanza bene, mi pare, anche da questo lato. Questa volta invece siamo tornati ad indecenze da pessima sagra paesana: urla, strepiti, gente che beve a canna nei corridoi da bottiglie sottratte agli espositori, furti, molestie.
Non mi scandalizzo del fatto che nel tardo pomeriggio, alla chiusura della fiera, ci si trovi a che fare con qualcuno che ha, come s'usa dire, alzato il gomito. Mica tutti reggono, mica tutti si sanno regolare. E capisco bene che non è facile gestire una massa di pubblico come quella che affolla la fiera veronese. Ma non ci sta che questo qualcuno siano decine, forse centinaia, e che possano agire impunemente.
Occorre rimediare. Son certo che si rimedierà.

5 commenti:

  1. aggiungiamo pure che in teoria (solo inteoria però) il Vinitaly è aperto solo ad un pubblico del settore (enoteche, winebar, distibutori, buyer etc.. )

    Angelo

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  2. Solo in teoria. Ma chi glieli dà i biglietti a questi qui?

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  3. non so,Angelo. Tu hai focalizzato questo piccolo problema.Io invece focalizzerei un GROSSO problema. Non ti sei accorto che ogni anno, a livello logistico è sempre peggio?? Che l'afflusso/deflusso è roba da KARACI ????
    Perchè??? Perchè una fiera in centro citta' non puo'/potrebbe piu' esistere. Chiediti ad esempio perchè Milano ha delocalizzato la Fiera nuova fuori citta', con svariate vie di fuga/accesso.
    Da noi invece ogni volta è il far-west. Le strade s'intersecano tutte, ma tutte convergono su una strada solo: quella che entra in autostrada. venerdi' sera per uscire da quell'inferno abbiamo impiegato piu' di un'ora.
    Sai cosa ti dico?? E' andata bene che Milano MyWine ha chiuso. perchè se insistevano..........ce lo portavano via il Vinitaly, dammi retta. Altro che gli ubriachi.

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  4. @ Angelo. Certo che lo sò. Quello che mi fa irritare che è il cassico "metodo all'italiana". Sulla carta si dice una cosa, ma poi in reltà si fa tutt'altro. Sarebbe di buon auspicio che la levessaro almeno quella ridicola postilla.

    @ Anonimo
    Noi parcheggiamo sempre in zona stadio e con il BUS navetta gratuito è un attimo sopratutto per la sera al fine di evitare i soliti imbottigliamenti nel traffico.

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  5. sono d'accordo con Angelo sul sabato pomeriggio/sera. abbiamo lavorato fino alle 2 poi la sagra. i biglietti chi glieli da a questi e chi gli da le bottiglie perchè io li ho visti con bottiglie in mano...
    sul traffico invece spezzo una lancia a favore... quest'anno è andata meglio degli altri anni, più vigili e più fluente il traffico, certo non si può pretendere di viaggiare sparati considerando il numero di persone che defluisce. ci può essere tutta l'organizzazione che vuoi ma il traffico è traffico, ricordo anni impossibili davvero.

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