9 aprile 2010

Champagne Grand Cru Brut Zéro Varnier-Fanniere

Angelo Peretti
Quando si parla di Champagne, occorre tener conto che ci sono le scuole di pensiero e che, a parte il solito dualismo fra chi ama una prevalenza di chardonnay e chi vorrebbe solo pinot (personalmente, tendo a propendere per la seconda opzione, anche se non mi piace assolutizzare), ci si divide, nel mondo degli appassionati, fra che beve i vini dosati e chi invece adora il dosaggio zero. Intendo, Champagne che al momento della ritappatura abbiano avuto aggiunte di zucchero, oppure che siano nature (e anche qui per parte mia propendo per la second'ipotesi, anche se certamente si ha a che fare con vini meno piacioni, più spigolosi, ma pure più personali).
Ora, questo Brut Zéro della maison Varnier-Fanniere l'ho avvicinato proprio perché ho letto che "non contiene nemmeno un grammo di zucchero", e n'ero dunque incuriosito. E adesso che l'ho tastato credo proprio che me ne comprerò qualche bottiglia: è davvero un gran bel bere.
Succosissimo di fruttino quasi asprigno e di agrumi (l'arancia, il mandarino, anche un che di pompelmo), ha slancio, vitalità, carattere. E una beva salina e invitante. E una vena acidula quasi irriverente. E in ogni caso lo riconosci Champagne fin nell'intimo più profondo.
La bollicina è sottilissima, persistente, insistente.
Ma le belle notizie non finiscono mica qui. C'è anche la faccenda del prezzo. Sappiate che cercandolo on line potrete acquistarlo a 29 euro, e per una bolla del genere è un prezzo che induce all'acquisto immediato.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)

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