Angelo Peretti
Oh, accidenti, questa non me la sarei aspettata. I "miei" vinini adesso sono finiti anche in un libro. Li ho trovati con - piacevole - sorpresa fra le pagine di "Mercato del Vino", il recentissimo volume scritto da Fabio Piccoli per le edizioni dell'Informatore Agrario.
Fabio è un collega che stimo parecchio: un analista attento del mondo del vino e di tutto quello che ci ruota attorno. Sul libro penso - spero - che ci tornerò più avanti, perché contiene una serie di riflessioni su cui merita soffermarsi. Intanto dico che è la sintesi della ricerca condotta fra il 2007 e il 2009 dall'Informatore Agrario insieme con Veronafiere, in collaborazione con il Centro di formazione in Economia e politica dello sviluppo rurale di Portici. Consiglio di leggerlo.
A un certo punto della sua trattazione, Fabio Piccoli parla delle prospettive del vino italiano. E dice: "Appare sempre più evidente una certa disaffezione nei confronti del consumo quotidiano di vini 'beverini' durante i pasti. Su questo aspetto, si stanno aprendo nuovi interessanti opportunità nei confronti dei cosiddetti 'vinini', un neologismo coniato recentemente per indicare quei vini meno 'pretenziosi' che potrebbero riportare a un consumo quotidiano più adeguato all'offerta finale".
Caspita!
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