28 ottobre 2009

Elogio del vinino: i primi riscontri

Angelo Peretti
La pubblicazione del mio Elogio del vinino ha ottenuto, oltre al consenso di vari giornalisti e blogger, anche alcuni riscontri, che reputo interessanti, nei post di alcuni wine blog, che vorrei riproporre all'attenzione dei lettori di InternetGourmet.
Sul suo blog Stefano il Nero (è da una sua provocazione che ha preso avvio l'idea del Manifesto per la piacevolezza dei vini da bere), dando notizia dell'uscita dell'Elogio, scrive: "Io credo che fusion classificazione-manifesto possa diventare qualche cosa di più: qui c’è una cosa partita con il piede giusto, ci si mettesse sul serio nel sostenerla si potrebbe non solo dare una piccola scossa al www (wonderful wine world) ma anche dare il via a qualcosa di 'nuovo e tradizionale'. Il mondo blog potrebbe dimostrare di saper 'fare', perchè questi spunti sono meritevoli di un palco da dove parlarne davvero e pubblicamente: a tanti, a tutti, senza scomodare nessuno a rammaricarsene ma solo invitando molti a vantarsene. Insomma questa cosa del vinino può dare un contributo a tutto il mondo del vino italiano se non viene ributtata troppo in fretta nel cassetto, c’è un mercato che aspetta messaggi positivi".
Giampiero Nadali, alias Aristide, che già prima era entrato nell'argomento del vinino, commenta così: "Nè Angelo, nè sicuramente Aristide, vogliono creare un confronto guelfi-ghibellini tra queste due categorizzazioni: a noi piacciono pure i 'vinoni', come a tanti altri di voi, è solo che dei 'vinini' si parla sempre troppo poco. E ora abbiamo anche il 'Manifesto per la piacevolezza dei vini da bere', messo a punto proprio da Angelo Peretti, e pubblicato sul suo blog. In poche righe c'è molto più che una semplice scheda segnaletica per 'vinini'."
Elisabetta Tosi, su VinoPigro, aggiunge: "'Vinino', lungi da essere un diminutivo sminuente, nella nuova dialettica enoica sta per 'vino godibile, fresco-floreale-fruttato, non impegnativo ma non per questo sempliciotto' (la definizione è mia)".
Segnalo poi che qualche tempo fa, sul tema del vinino era intervenuto anche Filippo Ronco sul suo TigullioVino, scrivendo, tra l'altro, che il termine può "indicare vini dal prezzo particolarmente favorevole, dalla beva non troppo impegnativa per tenore alcolico, con forte attitudine a svolgere il prezioso ruolo di "vino quotidiano" e, aggiungerei, con spiccata vocazione a riempire e conseguentemente svuotare le cantine a velocità disarmante. L'intento di portare all'attenzione del lettore qualcosa di estremamente concreto e immediatamente utilizzabile, traducibile in acquisto di reale soddisfazione è ricorrente e risponde all'umana esigenza di chi si occupa di cose di vino di tornare, di tanto in tanto, alla ragione vera del chiacchiericcio quotidiano: sedersi a tavola, stappare e godersi un bel vino in compagnia senza troppe menate".
Parla dell'Elogio e del vinino anche Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, che scrive: "La piacevolezza in sé non è sempre l’elemento centrale dei giudizi delle Guide. Di fronte a tante esaltazioni di vini importanti, ci piace segnalare l’iniziativa dell’amico Angelo Peretti che su InternetGourmet ha lanciato la definizione del 'vinino', ossia del vino 'che si beve', in contrapposizione al vinone muscoloso e palestrato scaturito dal pensiero enologico del nuovo mondo - e poi entrato anche nella pratica enologica europea - che più che berlo, si degusta. Senza per questo voler creare una contrapposizione, tutt’altro, ci piace rinviare al manifesto del 'vinino' dove si ricorda che 'nell’epoca del dominio globale dei vini concentrati, tannici e alcolici, rivendichiamo il diritto alla piacevolezza dei vini da bere. All’estetica autoreferenziale della degustazione anteponiamo l’immediatezza appagante della freschezza fruttata e della sapidità. Alla razionalistica dittatura della valutazione centesimale opponiamo l’umanistica vocazione alla convivialità del vino, simbolo della condivisione e della fraternità'. Anche questo potrebbe essere un elemento di riflessione per restituire alle Guide un compito importante per valorizzazione un prodotto di straordinaria grandezza come il vino italiano".
Arriveranno altri contributi?
Io intanto ci lavoro sopra ancora un po'. E qualcosa farò. Ulteriormente. Nel segno del vinino.

1 commento:

  1. Con ritardo, rispondo all' appello con molto piacere, su Soavemente Wine Blog.
    A presto!
    M.Grazia

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