26 dicembre 2009

Bele Casel e la ricerca dell'equilibrio nel Prosecco di Asolo

Angelo Peretti
Premetto che non conosco di persona Luca Ferraro, né sono ancora stato da lui, nella sua aziend'agricola, la Bele Casel, a vocazione prosecchista (e merlottista) nella Gioiosa Marca Trevigiana, o meglio, nell'angolo magari un po' meno ilare sotto il profilo del business enoico, ché Conegliano e Valdobbiadene spopolano, mentre qui siamo nella zona, pur bellissima, dell'Asolano, che fatica un po' a sfondare. E magari soffre anche di qualche complesso d'inferiorità rispetto ai cugini più voluminosi e più marketing oriented. Ma di questo magari riparlo dopo.
Dicevo, non ho mai incontrato Ferraro, ma è un po' come lo conoscessi, vista la sua onnipresenza sul web. Se si vuole un esempio di produttori brillantemente attivo su internet, be', l'esempio è lui, col suo sito, il suo blog, la pagina su Facebook, Vinix, Twitter, Myspace, l'account su Skype. Insomma: vivace, l'uomo. Ed è in rete - come si suol dire - che ci siamo trovati, ed è lì che m'ha proposto di tastare i suoi vini. Qualcheduno l'ho in effetti volentieri tastato, e più sotto ne parlo.
Per intanto, eccomi al primo tema, quello del complesso dei prosecchisti del Montello e dei Colli Asolani. Sul suo blog, Luca s'è posto una domanda: "Perché i giornalisti si dimenticano della docg Asolo?", che fa un po' il paio con un mio pezzo recente, che titolavo: "Perché i giornalisti non scrivono di Moscato?"
Riporto integralmente il suo post: "Con questo mio scritto non voglio fare della polemica, voglio esprimere solo il mio rammarico nell’aver letto per l’ennesima volta un articolo dedicato alle bollicine italiane dove si menziona, per quanto riguarda il Prosecco, unicamente la zona di Conegliano e Valdobbiadene, tralasciando un 'piccolo' particolare, che tanto piccolo non è visto che è parte della storia del Prosecco, la zona del Montello e dei Colli Asolani. Dal momento che non lo fa nessuno lo ricordo io, ci siamo anche noi produttori del Prosecco docg Asolo superiore, ultima delle 3 zone storiche del Prosecco che nulla ha da invidiare ai cugini più famosi. Mi rendo conto di combattere contro i mulini a vento ma mi piacerebbe per il futuro avere informazioni complete e non rodermi per omissioni giornalistiche".
Oh, no, Luca, non mettertici anche tu. Piove? Governo Ladro. Non parlano di te? Omissione giornalista.
Vorrei solo ricordare che la comunicazione è bidirezionale, e dunque se un territorio non parla di se stesso, difficile che ne parlino gli altri. Temo mi tocchi ripetere quel che ho detto dei moscatisti astigiani: prima devono dimostrare di crederci loro. Prima dovete dimostrare di crederci voi, e farlo sapere, senza timore reverenziale, senza sudditanze psicologiche, ed anche senza eventuali omissioni più o meno opportunistiche di chi non vuole destar la potenziale ira del vicino di casa più muscoloso. Se Asolo non parla, non si può pretendere che si parli di Asolo. Salvo casi fortuiti. O fortunati.
Detto questo, il produttore in questione dimostra di crederci, al Prosecco d'Asolo, facendosi ben vivo, appunto, attraverso i social network e il web. Ecco, magari qui qualcosina si potrebbe correggere: per esempio, è meglio lasciarlo semmai dire ad altri che i vini sono "eccelsi", come leggo sul sito aziendale. Però ammetto che i vini targati Bele Casel di personalità n'abbiano parecchia. E ne son lieto.
In particolare, me ne son piaciuti due, dei vini, e ne scrivo qualche appunto qui sotto.
Intanto dico: "Avanti, Luca", ché la strada mi par quella giusta, nel far vino e nel comunicarlo.
Prosecco Montello e Colli Asolani Extra Dry Bele Casel
Sissignori, io credo che il metodo Charmat dia il meglio di sé quando c'è morbidezza. Di solito, non amo i vini che tendono all'amabilità. Ma per una bolla nata in autoclave la cerco, invece. E qui lo zucchero (16 grammi litro, leggo) aiuta a far venir fuori una florealità davvero accattivante e un frutto croccante (la pera, la mela) e succoso. Si bene volentieri, ed ha buon equilibrio.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
Prosecco Montello e Colli Asolani Dry Millesimato 2008 Bele Casel
Che polpa che ha questo millesimo. Ha sostanza, ha struttura, e con quella materia e quella nervosissima freschezza che si ritrova quasi non t'accorgi degli zuccheri residui, che pure sono altini: 23 grammi litro, vedo on line, e non è certo poco. Il che dimostra - e in fondo mi trovo a ripetere quel che ho appena detto sopra - che qui si cerca davvero l'equilibrio.
Due lieti faccini :-) :-)

1 commento:

  1. Ciao Angelo
    Grazie per il post.Ricevere due faccini mi ha fatto molto piacere. Per quanto riguarda il mio post "perchè i giornalisti si dimenticano della DOCG Asolo?" è stato uno sfogo del momento unito ad una buona dose di provocazione,e a quanto pare è servito,credo sia stato uno dei post più letti in assoluto nel mio blog. Voglio ringraziarti anche per avermi fatto notare quella parola (eccelsi),la correggerò immediatamente!
    Tanti auguri di buon anno
    Luca

    RispondiElimina