6 dicembre 2009

Moscato delle mie brame: l'annata 2009 (o delle dolcezze)

Angelo Peretti
Sono stato a fare un full immersion nel Moscato d’Asti. A Mango, all’Enoteca regionale delle Colline del Moscato, dove s’è svolta l’Anteprima della nuova annata, il 2009, con la collaborazione organizzativa di Go Wine. Giusto in tempo per prendere la prima nevicata di stagione. Adoro il Moscato d’Asti, che quand’è buono, e dunque equilibrato più che dolce, bevo volentieri anche come aperitivo, oppure con una fetta di prosciutto crudo. Ma sul Moscato astigiano avrò magari ancora da scrivere.
Ora cerco di dire della degustazione e di quel che forse ho capito dell’annata. E la prima cosa che ho capito è che il caldo s’è fatto sentire anche da quelle parti, tra le vigne dei cinquantadue comuni della docg. E siccome in su con l’alcol non si può andare, ché la tipologia e il disciplinare non lo permettono, e di zuccheri con quel caldo ce n’erano tanti nelle uve, ecco che molti Moscati 2009 sono dolci, decisamente. Magari mi viene il sospetto che, oltre alla stagione, a spingere verso la dolcezza sia pure l’ossequio alla convinzione che la zuccherosità venga premiata dal mercato. Col rischio però di cadere nello stucchevole. Soprattutto in annate bollenti, quando le acidità non sono particolarmente elevate e dunque faticano a compensare gli zuccheri residui.
Vabbé. Diciamo che poi mi son trovato in non poche difficoltà nell’assaggiare, ché quattro ore erano pochine per una novantina di vini, anche se il servizio ai tavoli è stato impeccabile. La difficoltà è data dal fatto che gli zuccheri ti riempiono la bocca, e allora devi cercare di ritararti continuamente. E in più gli imbottigliamenti son recentissimi, e dunque i vini scossi, e spesso altini di solforosa che si deve ancora assorbire. E insomma, il rischio (la certezza) di prendere la cantonata tastando di corsa c’è proprio. Ci sarebbe bisogno di riprovare, di riassaggiare, di scavare. Dunque, le indicazioni che fornisco qui di sotto son da prendere con beneficio d’inventario.
Son però contento d’una cosa: che a prevalere nella mia personale wine list dei Moscati 2009 tastati rigorosamente alla cieca sia stato quello di Brusalino. Avevo dormito nel loro agriturismo, in collina, la sera prima. Gente alla buona, che fa vino con semplicità. Il loro Moscato m’è proprio piaciuto. Nelle mie note di degustazione mi sono scritto: “Lo voglio!”. Stupidamente, non ne ho comprata neppure una bottiglia, ché solo tornato a casa ho abbinato note d’assaggio e lista dei campioni provati (sul pc avevo solo il numero del campione). Mi sa che mi toccherà tornarci. Da turista.
Ora, una ventina di recensioni, in 100 battute al massimo ciascuna.
Moscato d'Asti Brusalino 2009 Brusalino
Leggiadria floreale. Mela croccante, pesca bianca, mandarino. Vince per finezza. Un acquerello.
Tre faccini :-) :-) :-)
Moscato d'Asti 2009 Fratelli Grasso
Pesca e confetto alla mandorla, con persistenza infinita. Uva sultanina nel lunghissimo finale.
Tre faccini :-) :-) :-)
Moscato d'Asti Cascina Fiori 2009 Oddero
Fiori, mentuccia, pesca, confetto. Fresco, a tratti astringente. Non cerca polpa ma eleganza.
Tre faccini :-) :-) :-)
Moscato d'Asti Riveto 2009 Dante Rivetti
Piacevolmente agrumato. Grasso, polposo, prende slancio con la freschezza ben modulata.
Tre faccini :-) :-) :-)
Moscato d'Asti Pian Pezzea 2009 Cascina Valon
Fruttato di pesca e mandarino. Fresco, scattante, ma anche elegante. Dolcezza ben bilanciata.
Due faccini e quasi tre :-) :-)
Moscato d'Asti Lumine 2009 Cà 'd Gal
Delicatamente floreale, morbidamente cremoso. Senza cercare potenza, offre eleganza fruttata.
Due faccini e quasi tre :-) :-)
Moscato d'Asti 2009 Paolo Saracco
Difficilissimo coglierne l’eleganza in questa fase della vita. Eppure è lui, inconfondibilmente.
Due faccini e quasi tre :-) :-)
Moscato d'Asti Cascina Carretta 2009 Maria Luigina Negro
Concede con lentezza la salvia e i fiori. Citrino, a tratti salino. Pesca croccante, melone.
Due faccini e quasi tre :-) :-)
Moscato d'Asti 2009 Collepeitino
Pesca gialla matura, tracce di salvia. Vuole semplicemente farsi bere, senza pretenziosità.
Due faccini e quasi tre :-) :-)
Moscato d'Asti 2009 Bera
Fresca e persistente presenza mediterranea di agrumi. Il finale vira verso la pesca al forno.
Due faccini :-) :-)
Moscato d'Asti Bricco Sant'Antonio 2009 Cantina sociale di Canelli
Semplice, sbarazzino. Sottili toni floreali e fruttati. Fresco, gradevolmente agrumato.
Due faccini :-) :-)
Moscato d'Asti 2009 Marco e Vittorio Adriano
Fruttato, magari con la carbonica un po' in rilievo, ma ha scattante presenza agrumata.
Due faccini :-) :-)
Moscato d'Asti 2009 Vigna Rionda Massolino
Fruttato di pesca e agrumi, ha note di torta alla crema. Dolcezza mitigata dalla freschezza.
Due faccini :-) :-)
Moscato d'Asti Tenuta del Fant 2009 Il Falchetto
Difficile da interpretare. Pesca al forno con l'amaretto. Classicamente dolce e fruttato.
Due faccini :-) :-)
Moscato d'Asti dei Giari 2009 Cà dei Mandorli
Ha freschezza, direi anche una certa succosità di frutto e un che di tannico nel finale.
Due faccini :-) :-)
Moscato d’Asti Bel Piano 2009 Cascina Fonda
L’ampia dolcezza fruttata è mitigata e regolata dalle fresca vena agrumata di mandarino.
Due faccini :-) :-)
Moscato d'Asti Runcus Aldonis 2009 Gianluigi Gaglione
Freschezza e leggera tannicità sorreggono il frutto polposo, mitigando la notevole dolcezza.
Un faccino :-)
Moscato d'Asti 2009 Tenuta San Marco
Floreale, fruttato di pesca bianca. Semplice e lineare. Spensieratamente beverino.
Un faccino :-)
Moscato d'Asti La Gatta 2009 Terre da Vino
Floreale, soprattutto. Sapidità e lieve astringenza sorreggono un corpo esile. Gradevole.
Un faccino :-)
Moscato d'Asti 2009 Fratelli Rabino
Tanta polpa, ma senza la zuccherosità stucchevole di altri vini dalla medesima pretesa.
Un faccino :-)

3 commenti:

  1. Grazie Angelo. Cercavo proprio un Moscato per il mio Natale.
    Ciao,
    Davide

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  2. Pensavo di essere solo .... vedo che sono in buona compagnia. Il Moscato d'Asti è rimasto purtroppo vittima dell'Asti C.....O in realtà è tutt'altro vino come dice Angelo, un elegante gioco di equilibri tra acidità, dolcezza e sapidità.
    Giampi

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  3. E vedrete cosa racconterò nei prossimi giorni: una verticale di una decina d'annate di Moscato. E che sorprese!

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