Angelo Peretti
Con tutta questa mania di farli neri impenetrabili e alcolici e iperconcentrati, in ossequio alle mode d'importazione, avevo un po' perso la speranza di ritrovare un Dolcetto di quelli sbarazzini, che si fanno apprezzare perché stanno sulla tavola, mica perché vanno bene nelle degustazioni.
L'ho ritrovato, invece, un Dolcetto di quelli tutta beva. Il 2008 albese della Cascina Fonda, da Neive.
M'è piaciuto soprattutto per quella sua spiccatissima vena agrumata con cui ti si propone sia al naso che alla bocca: arancia rossa, e un che di pompelmo rosa perfino. E poi il fruttino di bosco, un po' acidulo, come sono i lamponi appena raccolti. Ancora, un po' di marasca. Insieme, un tocco di spezia, giusto per arricchire il tutto.
C'è poi buona freschezza, e un tannino per niente aggressivo.
Un vino che puoi stappare sopra a una marea di piatti della cucina autunnale o invernale. E non dite che è poco.
Due lieti faccini :-) :-)
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