Angelo Peretti
Valentino Lonardi fa vino sulle colline di Bardolino (l'azienda va sotto il nome di Costadoro), e ci fa pure olio, e lo fa buono ogni anno. Una sicurezza. M'è capitato spesso, anzi, di dire che il suo è un extravergine per molti versi esemplare ed esemplificativo delle prerogative olearie della riva veneta del lago di Garda.
Anche con la raccolta del 2009 il suo extravergine non si smentisce.
Al naso le classiche sensazioni di oliva verde, di erbe di prato, di mandorla, di mela croccante: la casaliva, varietà principe della riviera, s'avverte eccome.
Quando passi all'assaggio al palato, t'avvedi c'è come la ricerca d'un equilibrio fra tradizione e modernità, con la prima che quest'anno mi pare prenda un po' di vantaggio. Da una parte, infatti, c'è la classica conduzione dolce, che poggia peraltro su un piacevole fondo mandorlato. E la piccantezza è appena accennata. Ma dall'altra, ecco che torna a presentarsi la personalità vegetale, erbacea, seppir con sostanziale delicatezza, eppure non cedevole. In un piacevole mix.
Il finale è tipicamente improntato sui ricordi di frutta secca, con la nocciola che si fa largo. E la persistenza è apprezzabile.
Due lieti faccini :-) :-)
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