Angelo Peretti
Ohi, ohi: questa che ho letto su Italia Oggi è una faccenda rognosetta. Comincio dalla fine, che è quel che conta: si sa che se mentre si guida si viene fermati e si ha un valore alcolemico superiore a 1,5 (o anche se si è provocato un incidente), la legge prevede il sequestro del mezzo e la sua confisca, con conseguente messa all'asta. Fino ad ora, si pensava che la confisca scattasse solo se il veicolo risultava di propietà del conducente. Ma non, ad esempio, nel caso d'una macchina in leasing. Adesso invece non c'è niente di fare: anche l'auto in leasing può esser sequestrata.
Debora Alberici ricorda su Italia Oggi che "la macchina in leasing, aziendale e non, può essere sequestrata per guida in stato di ebbrezza anche se chi è al volante al momento dell’infrazione, di fatto, non è il proprietario".
A stabilire questo principio è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 10688, pochi giorni fa. Dice che “è legittimo il sequestro di un veicolo il cui conducente, sorpreso alla guida di quel veicolo in stato di ebbrezza ai sensi dell’art. 186, comma secondo, lett. c), del codice della strada, ne abbia la disponibilità in forza di un contratto di leasing. Infatti, tenuto conto della natura e degli effetti di un contratto di leasing, non v’è dubbio che un bene detenuto in forza di tale contratto 'appartiene' al soggetto al quale è stata attribuita la materiale disponibilità del bene stesso: ed invero, 'appartenenza' non significa astrattamente proprietà di una 'res', ma sostanzialmente diritto di goderne".
Ecco: prendetene - prendiamone - nota.
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