29 marzo 2010

A Torri del Benaco apre il ristorante Viola: la nuova avventura di Isi e della sua brigata

Angelo Peretti
Adesso il tormentone è finito: quale e cosa sarà il "dopo Caval" lo si sa. Al posto del ristorante che lo ha portato alla stella Michelin, Isidoro Consolini apre - per Pasqua - un nuovo locale. O meglio, il nuovo locale lo aprono la moglie Violetta, l'ex secondo di Isidoro, Stefano, e Margherita, che al Caval aiutava Violetta in sala. E ovviamente Isidoro fa la supervisione, anche se lui sarà occupato presso un altro ristorante.
Certo che il futuro di Isi e della sua brigata mi sta a cuore: del resto, questo web magazine è nato come evoluzione del vecchio portale dell'associazione I Ghiottoni, che avevo fondato proprio con lui e con Flavio Tagliaferro. Certo, che m'interessa.
Il nome? Ristorante Viola. La formula mira a una cucina semplice, ma incentrata su prodotti di qualità: in ogni ricetta ci sarà almeno un ingrediente che proviene dai presìdi di Slow Food o dal commercio equo solidale.
I prezzi sono abbastanza contenuti, soprattutto se pensiamo che siamo sul lago di Garda: dai 6 agli 8 euro per gli antipasti, dai 7 ai 9 per i primi, dai 12 ai 17 per i secondi, dai 4 ai 7 per i dolci.
Qualche esempio della nuova cucina? Insalata di manzo bollito con salsa verde e pane croccante, tagliolini con ragù di oca in onto, tortelloni con formaggio monte veronese di malga, lavarello fritto con insalatine profumate al limone e mais biancoperla, bocconcini di coniglio con sale di Cervia al rosmarino e verdure, pollo arrosto con ripieno classico, gelato al caffè con crema di grappa, torta di mele rovesciata con crema inglese alla vaniglia.
In bocca al lupo.

3 commenti:

  1. Posso chiedere per cortesia dove lavora adesso Isidoro? grazie.

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  2. Lavorerà in un altro ristorante della zona, ma vorrei fosse lui a dare l'annuncio ufficiale.

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  3. grazie Angelo, credevo fosse ufficiale. Tempo fa il gossip parlava di un noto ristorante di Costermano, vedremo se le voci erano fondate..

    In ogni caso peccato per "Al Caval", grossa perdita nel desolante panorama della ristorazione di Verona e provincia, a poco più di un anno dalla conquista della tanto inseguita stella Michelin.
    Immagino che il motivo della chiusura sia la poca "ricettività" della clientela. Davvero difficile proporre un certo tipo di cucina in generale, a maggior ragione sul Lago di Garda.

    Ciao (mi permetto di darti del "tu" sul blog),
    Cris

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