31 marzo 2010

Champagne Grand Cru Brut 2002 Delavenne

Angelo Peretti
Qualche tempo fa ho scritto dello Champagne del tipo tradition di Delavenne, dal gran bel rapporto qualità-prezzo. Eccomi ora ad aver tastato il millesimo 2002. Fatto con uve dei vigneti di Bouzy e di Cramant. Chardonnay, soprattutto (all'ottanta per cento), e un po' di di pinot noir, ma d'unica raccolta.
Il colore è paglierino, la bolla finissima.
Il naso, classicissimo, con la crosta di pane, il lievito, il croissant all'albicocca, un che di boisée.
Al palato, lo chardonnay lo indovini subito per quella mielosità del vino, che è tipica. E il pinot noir conferisce invece struttura e personalità. E un che di fruttino rosso di bosco.
Aggiungo che ci si ritrova la nocciola. E c'è, sottesa, anche una piacevole vena agrumata.
Leggo sul sito internet dell'azienda che lo consigliano come aperitivo o come accompagnamento per il foie gras, l'aragosta o i gamberoni: se solo potessi averne a portata di mano, verificherei immediatamente, e credo peraltro possano avere ragione.
Se si considera che lo si può comprare on line, qui in Italia, intorno ai 28 euro, è proprio un bel bere.
Due lieti faccini :-) :-)

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