Angelo Peretti
Oh, l'ineffabile bellezza del pinot noir. Ecco, chi ama il pinot nero con le bollicine, si segni questa bottiglia: se ne innamorerà, ci scommetto. O almeno, io me ne sono innamorato di questo Champagne di Vouette et Sorbée.
Sta scritto in etichetta: saignée. Che sta per salasso. Significa che si vinifica in rosso, normalmente, e poi di vino se ne toglie una parte, la si salassa dalla massa. I rosé si sanno o così, o con la vinificazione in rosa (con parziale contatto fra mosto e bucce) delle uve a bacca nera.
Questo è un salasso da uve di pinot nero, provenienti da campi condotti secondo il metodo biodinamico.
Il vino è d'un rosato carico, cerasuolo. Brillantissimo. Cristallino.
Al naso che sia pinot nero non ne hai il minimo dubbio: fragolina di bosco, fragola matura. E un che di speziato. Elegantissimo e avvincente. Giusto perché vedi la spuma nel bicchiere e le bolle che salgono come microscopiche perle, sennò diresti che quest'è proprio un rosso borgognone.
In bocca trovi conferma dell'indole del pinot nero. E la fragola sembra quasi quella delle gelatine di frutta. Ed è vino avvolgente. E c'è cremposità. Eppure anche bella struttura, e personalità in rilievo, e persistenza di tutto rispetto. E quel fruttino che si distende: che piacevolezza.
Un amore. Un po' costosetto: 46 euro più iva se l'acquistate on line.
Tre lieti faccini :-) :-) :-)
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