Angelo Peretti
Squadra che vince, non si cambia, si diceva nel fùbal di una volta, quello che si giocava per passione, mica il football odierno dei multimilionari in braghette corte supersponsorizzati. Oppure si sanciva che chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quello che lascia, ma non quello che trova. E insomma avete capito il senso.
Ora, gli è che da qualche anno a questa parte, in fatto di bolle fraciose provo e riprovo, e trovo anche grandi bottiglie, ma alla fine ritorno sempre "a casa" e mi stappo volentieri uno Champagne che trovo piacevolissimo, costantemente ben fatto, e per di più ad un prezzo accettabilissimo: il Brut Réserve di Michel Furdyna.
Essendo però Furdyna uscito con una serie d'altre bottiglie, ho voluto provare. Ed anche se con qualche scetticismo, ho preso il suo nuovo chardonnay, La Desirée. Scetticismo dovuto al fatto che di solito preferisco le bolle che vengono dall'uve nere, e infatti la Réserve è pinot noir.
Dico ora che questa Desirée è una bella sorpresa. Per chi ami i blanc che sanno d'agrumi. E infatti è questa la sensazione dominante: l'agrumato. Che rende freschissima la beva.
C'è poi un che di mandorla tostata, un accenno di brioche all'albicocca. Ma giusto un accenno. Domina l'agrume, l'arancia rossa, il mandarino, il kumquat.
C'è anche bella salinità. Va giù che è un piacere.
Viene intorno ai 24 euro on line, confermando il grande rapporto qualità-prezzo dei vini di questa maison.
Due lieti faccini e quasi tre :-) :-)
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