Angelo Peretti
Si chiama Oru ri Vigna. L'oro della vigna, credo. Un Marsala. Marsala Superiore, per l'esattezza. Azienda: Vero Vini, trapanese. Titolare: Angela Galia. Realtà nata solo da una manciata d'anni, nel 2005 (non so se qualche guida la citi: Gambero ed Ais no, le altre non ho guardato).
Ne avevo provato il Rosolio, il liquore di rose, seducente, ancorché forse un po' dolcino. Avevo messo da parte il Marsala, appunto. Ora l'ho stappato. E dico che è prodotto di notevole piacevolezza.
Non sono così esperto dei vini di Marsala per poter entrare nel merito del dibattito che s'è scatenato di recente fra la critica enologica in tema di tipicità. Mi limito a quel che ho trovato sul sito aziendale e nel mio bicchiere.
Sul sito apprendo che le uve son quelle classiche, ossia grillo, catarretto e inzolia, raccolte ad ottobre da vigne coltivate ad alberello.
Nel bicchiere il vino l'ho visto ambrato, certo, ma cristallino, lieve, con qualche riflesso d'oro antico.
All'olfatto è inconfondibilmente orientato a toni decisi d'uva appassita in primis, e poi di fico caramellato e, appena un po', di liquirizia e carruba, un che di caffè in polvere.
In bocca c'è continuità. Ma soprattutto un velluto fascinoso e una dolcezza ben calibrata, che mai prende il sopravvento.
Piacevole, ripeto. A fine pasto. O a notte, in una sera d'estate, per coccolarsi un po'.
Due lieti faccini :-) :-)
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