Angelo Peretti
Il sito nazionale dell'Associazione italiana sommelier è certamente uno spazio dotato di notevole autorevolezza, per il mondo del vino. Ed è proprio lì che Franco Ziliani rilancia, nei suoi commenti, la proposta di spostare le date di svolgimento del Vinitaly. O meglio, più che le date, le giornate: invece che aprire il giovedì per chiudere il lunedì, perché non cominciare la domenica per concludere il mercoledì?
Della faccenda ho scritto qualche tempo fa su quest'InternetGourmet. Ho visto con piacere che analoga idea è stata avanzata dal Consorzio del Chianti Rufina. Mi fa estremamente piacere che la posizione venga fatta propria da un giornalista dotato di grande senso critico come Franco. Auspico anch'io, come lui, che anche l'Ais possa appropriarsene per riproporla ulteriormente.
Spero che poi altri si associno. Ovviamente mica per me, o per presunte primogeniture: per il comparto del vino e per quella che, checché se ne dica, è la più grande occasione di business e di comunicazione che il settore enologico abbia sin qui saputo creare in Italia. Cerchiamo di farlo migliorare e crescere, questo Vinitaly.
Ciao Angelo,
RispondiEliminamia moglie in questi giorni è a Cibus. Mi dice che a parte la domenica dove c'è un po' tanta gente anche non di settore, gli altri giorni invece i visitatori sono tutti professionisti e nonostante il clima ancora di crisi economica gli espositori dicono che Cibus è sempre una fiera da fare (non come Vinitaly, parole di espositori in Parma).
Certo che bastava guardare Vinexpo.
Bene, e allora prendi carta e penna e scrivi a Vinitaly, all'attenzione del brand manager Elena Amadini. Cambiare il Vinitaly si può.
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