13 maggio 2010

Vinini: ne parla Giuseppe Casagrande su L'Adige

Angelo Peretti
Oh, caspita! Il contagio del vinino si diffonde, dopo la pubblicazione del Manifesto per la piacevolezza dei vini da bere su quest'InternetGourmet e il convegno realizzato a Vinitaly assieme a Santa Margherita, celebre brand del panorama enoico italiano.
Ora a parlar di vinino è il collega ed amico Giuseppe Casagrande su Pantagruel, la sua rubrica sul quotidiano L'Adige di Trento.
L'occasione è un pezzo dedicato ad un nuovo vino "firmato" da Mario Pojer, eclettico e bravissimo vigneron tridentino (è lui nella foto, presa dal sito di Pojer e Sandri).
Riporto qui di seguito la parte iniziale dell'articolo di Casagrande.
"Una recente indagine presentata a Vinitaly dal giornalista gardesano Angelo Peretti ha dimostrato il rinnovato interesse degli amanti di Bacco per i vini di bassa gradazione alcolica e dal prezzo abbordabile. Vini accessibili ad una vasta platea di consumatori e che si prestano ad un facile abbinamento con il cibo. Vini quotidiani che Peretti ha soprannominato «vinini » in contrapposizione ai «vinoni» di alto lignaggio e dalla gradazione alcolica elevata.
In questa ottica si inserisce il progetto di Mario Pojer: creare un vino piacevole, di facile approccio, ma non banale. Così è nata l’idea di «Filii»: rilanciare il Riesling ed i suoi figlioli (Müller Thurgau, Kerner, Incrocio Manzoni) seguendo le orme dei vignaioli della Mosella che hanno sempre puntato su vini di facile beva sfruttando al meglio le caratteristiche (elevata acidità delle uve e basso contenuto alcolico) del loro vitigno principe: il Riesling. Una sfida, quella di Mario Pojer, che nasce anche per venire incontro a quanti amano bere un buon bicchiere di vino senza rischiare il ritiro della patente. «Noi proponiamo un vino di 9 gradi imbottigliato nelle classiche renane da mezzo litro - precisa Mario Pojer - una quantità giusta per accompagnare il pasto di due persone senza incorrere nelle pesanti sanzioni legate ai controlli sul tasso alcolemico».
Un uvaggio bianco sicuramente destinato a far parlare di sè. Nasce da un mix di uve Riesling e dei suoi «figli»: il Müller Thurgau (madre Riesling, padre Madeleine Royale), il Kerner (madre Schiava grossa Trollinger, padre Riesling) e l’Incrocio Manzoni (Riesling per Pinot bianco)".

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