3 maggio 2010

Ma il Glera Prosecco da 1,39 è stato perfino premiato a Vinitaly: ecco com'è

Angelo Peretti
L'ho comprato e l'ho provato. Mi riferisco al Glera Prosecco Veneto igt che era in offerta fino al primo maggio all'Eurospin alla stratosferica cifra di 1,39 euro, anziché al prezzo di listino, che pure non è di certo inavvicinabile, di 1,79 euro.
Come ho fatto per il Trento doc a prezzo stracciatissimi sugli scaffali della stessa catena prima di Natale, ho voluto attendere che l'offerta fosse finita per scrivere i miei appunti.
Ordunque, il vino è tappo raso. Vino frizzante, leggo in etichetta. Gradazione: 10,5.
Sulla retro leggo che è imbottigliato da un'azienda veronese, la 1207/VR/IT, che è il suo codice identificativo (l’imbottigliatore non è obbligato a indicarsi per esteso: basta il codice camerale), mentre è distribuito da Tenimenti di Veglia Srl, di Conegliano. Chi sia il 1207 eccetera, però, si fa in fretta a scoprirlo, e nel posto forse più inatteso: l’elenco dei vini premiati al concorso enologico dell’ultima edizione del Vinitaly. Sissignori, proprio il superconcorso della fiera scaligera. Tra i vincitori della Gran Menzione c’è nientemeno che il Veneto igt Prosecco frizzante "Glera - Tenimenti di Veglia" di Contri spumanti s.p.a. - Cazzano di Tramigna (Vr). Et voilà, arcano svelato.
Vado avanti con la lettura. Sempre sulla retro, sta scritto che "glera è il nome che il nuovo disciplinare di produzione dà al vitigno da cui si ottiene il vino frizzante che da sempre contraddistingue la Marca Trevigiana". Ora, non dico che l’informazione sia inesatta, ché davvero glera è il nuovo nome dell’uva sino a pochi mesi fa chiamata prosecco. Solo che parlare di “nuovo disciplinare” per il Veneto Prosecco a indicazione geografica non mi sembra esattissimo. Il disciplinare “nuovo”, che mi risulti - ma potrei sbagliare, mica sono onniscente -, sarebbe quello del Prosecco doc, ma il vino in questione non è, appunto, un Prosecco doc, bensì un Veneto igt. Mi risulterebbe poi - ma mi si corregga se sbaglio - che il cambio di nome al vitigno è stato fatto per consentire di dare alla doc una definizione non più varietale - prosecco in quanto vitigno - bensì geografica, allargandone infatti il territorio sino a comprendere il paesello friulano di Prosecco. Se prima il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene doc era un vino varietale fatto con uve di prosecco, ora il nuovo Prosecco doc è un vino dalla denominazione geografica fatto con le uve di glera coltivate in un ampio territorio nel cui ambito è compreso anche il paese di Prosecco.
Che differenza c’è? La differenza è semplice: se Prosecco è un termine geografico, e come tale è tutelato dall’Unione europea, nessuno può più chiamare Prosecco un vino fatto con le uve di prosecco, pardon, glera.
Non capisco, ma forse mi sbaglio: del resto, se al concorso del Vinitaly l'hanno accettato, messo in degustazione e perfino premiato, perché dubitare?
Sin qui l’obiezione.
Ora, il vino.
Il colore è scarico, direi quasi quel bianco carta che andava per la maggiore negli anni Settanta.
Al naso, tracce di pera e di fiori. Semplice, ma direi che se la cava benino.
In bocca si conferma sulla stessa linea. Appare un po’ vuoto, d'accordo, tant’è che tende a scappare via presto, lasciandoti una certa dolcezza, confermandosi vino d’assoluta semplicità.
Chi volesse farci lo spritz non resterebbe deluso. A 1,39 euro non è da disprezzare. C’è in giro roba peggiore a prezzi ben più alti. Certo che di qui a pensare di segnalarlo con la Gran Menzione a un concorso internazionale...
In ogni caso, l’ho già detto nel mio precedente intervento sull'argomento: complimenti al buyer dell’Eurospin. È uno che in fatto di vini sa il fatto suo, e riesce dunque a mettere sugli scaffali bottiglie tutto sommato più che decorose, a quei prezzi.

4 commenti:

  1. Quando ho visto l'etichetta mi son detto ... ma io l'ho già vista ... certo che l'avevo vista ne ho un paio di bottiglie in frigo.
    Mia moglie, che è un'amante del Prosecco, quando ha l'occasione di andare all'eurospin, promozione o no, ne prende sempre un paio di bottiglie.
    Nel calice poi questo Prosecco è proprio piacevole, intendiamoci non siamo a livelli di eccellenza ma il rapporto qualità prezzo è eccezzionale!

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  2. Mi unisco alla discussione solo per fare un po' di chiarezza, anche sul prezzo: allora, il vino in questione NON è Prosecco, bensì GLERA PROSECCO = vino igt con doppio nome di vitigno = primo vitigno non più dell'85%, secondo vitigno non meno del 15%. Frutto evidentemente di un taglio tra GLERA igt 2009 (prezzo bassissimo) con un 15% di Prosecco igt 2008. Ecco perchè il prezzo: con 15 ettolitri di Prosecco si ottengono 100 ettolitri di GLERA PROSECCO. Buon lavoro e buona discussione. DIDACUS

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  3. @Didacus. Ringrazio della puntualizzazione, e la ritengo corretta: un igt a doppio varietale. Opzione del tutto lecita. Resta l'interrogativo di fondo, che credo molto difficilmente avrà risposta: quant'è il Prosecco igt ante 2009 ancora in circolazione, a quanto ammontano insomma le giacenze? Questo per farsi un'idea di quanto Prosecco più altro varietale potrà ancora girare.

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  4. Da perfettissimo ignorante posso dirvi una cosa: neGLI ultimi tre anni ho assaggiato tutte le marche commerciali di prosecchi in vendita in tutti i supermercati, compresi i prosecchini maschio e simili. Deluso dal prezzo ma soprattutto dal "sapore", circa un anno fa mi dirigevo sulle bottiglie del martini prosecco, al costo di circa 6.30 euro fino ai 7 euro a bottiglia.
    Una volta, per pura coincidenza (sono prevenuto sulla qualità di vini a basso costo, in particolar modo dei discount), comprai il prosecco dell'eurospin marca trevigiana.
    Da perfetto ignorante, ripeto, mi sembro' di bere il martini prosecco! a meno di due euro.
    Da quel momento avro' risparmiato almeno 500 euro.
    Ora leggo queste discussioni e finalmente ho capito che il prodotto è quantomeno sicuro. A me piace, lo preferisco al palato a decine di altri marchi ben piu' costosi. Lo pagherei tranquillamente anche 2.5 euro...
    sempre per caso, venni a sapere che mio fratello compra regolarmente vini all'eurospin, dice che sapendo scegliere si comprano ottimi igt a prezzi di gran lunga inferiori a marchi sbandierati ma indecenti e costosi. Ora leggo che secondo voi chi gestisce il comparto vini all'eurospin, non è fesso... Io direi che ci sa fare. Spero facciano lo stesso con il reparto latticini... ODIO i puffi eh eh eh

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