12 novembre 2010

Dal Cavalier Gino - Roma

Angelo Peretti
Vicolo Rosini è un pertugio a ridosso di piazza del Parlamento. Fate così: quando siete nella piazza, mettevi di fronte al retro dell'ingresso del Palazzo Montecitorio e guardate verso destra. Là dove la piazza finisce e si apre via di Campo Marzio, vedrete, appena di là da un negozio, l'inizio del vicolo. Sulla destra del vicoletto si apre la porta della Bottiglieria Gino, ribattezzata Dal Cavalier Gino, uno dei simboli della romanità in cucina. Imperdibile per chi frequenti la capitale. Purché ci si ricordi di prenotare, sennò l'impresa di trovar posto ritenetela quasi impossibile. E voi ricordatevi di prenotare: ne vale la pena.
I coperti, suddivisi su due salette coi tavoli molto, molto vicini l'uno all'altro (insomma, ci si deve adattare), sono appena una quarantina. L'ospitalità, l'accoglienza, la cortesia, la simpatia sono quelli che t'aspetti in un'autentica trattoria del cuore di Roma.
La cucina è spettacolarmente tradizionale. Il menù del giorno l'avrete trovato scritto su una lavagnetta fuori dall'uscio: pochi piatti, ma vale la pena. Dentro la lista ve la reciteranno: fidatevi dei consigli.
Accanto alla cassa il Cavalier Gino (l'attestato di conferimento dell'onorificenza è appeso proprio sopra alla cassa) è lì a dirigere tuttora, dopo mezzo secolo d'onoratissima carriera, l'andirivieni dei clienti e del personale.
Ho mangiato un spettacolare spaghetto alla gricia con l'aggiunta della cicoria ripassata: da applauso. Eppoi i fagioli con la cotica, altrettanto ghiotti. Mi dicono che sono da provare, quando si trovano, anche l'amatriciana, il cacio e pepe, l'abbacchio, la trippa, la coda alla vaccinara. Vedrò di riuscirci.
Vini pochi, ma non male.
Il conto: un primo, un secondo, un dessert, acqua e vino, 30 euro.
Che volete di più? Grande!
Dal Cavalier Gino - Vicolo Rosini, 4 - Roma - tel. 06 6873434

2 commenti:

  1. Per prima cosa devo farLe i complimenti. Leggendo le sue recensioni viene l'acquolina. Volevo prenotare ma quando mi hanno chiesto che turno serale preferivo mi sono cadute le braccia.Il primo turno inizia alle 20,00 precise ed il secondo alle 21,45. Il primo mi sembra molto limitato nella drata,il secondo troppo tardi, anche in considerazione del fatto che se il tavolo è ancora occupato non si può cacciare il cliente. Peccato.

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  2. A Roma le 21.45 non sono un'ora tarda per cenare, soprattutto vicino ai "palazzi" della politica, che hanno sspesso orari serali prolungati. Capisco che le 20 sono un po' presto. Ma dal Cavalier Gino è così: prendere o lasciare. Io sugegrisco di prendere comunque. Quanto al rispetto dei tempi, non credo ci siano problemi: quella del Cavalier Gino è una macchina rodata.

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