Angelo Peretti
Ecco, certe cose non le capisco. Per esempio una frase come questa non la capisco: "Il marchio Trentodoc ha aumentato la propria notorietà e il proprio peso in tutti i canali distributivi. Un elemento questo che ha stimolato l’idea di passare a Docg". O è un infortunio dell'estensore del comunicato, o è un infortunio comunque: com'è possibile che si sia investito tanto e poi tanto per creare e promuovere il marchio (registrato, ovviamente) Trentodoc - col termine "doc" dentro al brand - per poi pensare di rinunciare alla doc e passare alla docg? Si cambierà il marchio adesso che comincia con fatica (e soldi a palate) a farsi conoscere? Oppure si vorrà provare a fare un gioco di prestigio dicendo che il Trentodoc è docg, finendo così solo per mettere in confusione la gente?
E poi: com'è possibile che si sia voluto incorporare il termine doc nel marchio d'una denominazione senza pensare di essere coerenti sempre e comunque con una scelta del genere?
Ecco, certe cose non le capisco, e questa è una delle cose che proprio non capisco.
Segnalo l'intervento sul tema da parte di Franco Ziliani su Le Mille Bolle Blog (www.lemillebolleblog.it)
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