6 aprile 2011

Tappo a vite: un convegno a Vinitaly

Angelo Peretti
Sì, vabbé, di appuntamenti a Vinitaly ce ne sono in calendario così tanti che è difficile ricordarseli tutti. Però uno mi permetto di segnalarlo. Perché tratta di un argomento di cui parlo da parecchio tempo su quest'InternetGourmet e anche perché ne sono in qualche modo protagonista. Ebbene: venerdì 8 aprile, dalle 14 alle 15.30, nella sala Respighi di Veronafiere (Palaexpo, primo piano) parleremo di vini neozelandesi e di tappo a vite (io preferisco dire capsula a vite, per distinguere le nuove chiusure da quelle "storiche" dei bottiglioni e dei liquori).
Titolo dell'appuntamento: "I pregiati vini neozelandesi con i tappi a vite: una storia di successo". L'organizzazione è del Consolato generale della Nuova Zelanda e del Guala Closures Group, che è leader di mercato. Io faccio da moderatore alla tavola rotonda, che prevede l'intervento di Clare Wilson (Console generale Nuova Zelanda), Flavia Straulino (Business Development Manager, NZTE Consolato generale Nuova Zelanda), Franco Cocchiara (Global Wine Coordinator Guala Closures), Armin Kobler (enologo e produttore di vino in Alto Adige, nonché wine blogger), Hosam Eldin Abou Eleyoun (AIS - Associazione Italiana Sommelier, delegato di Milano),  Jacopo Lupo Melia (Quality Wines, esportatore in USA e importatore di vini dal Nuovo Mondo),  Antonio Pasquale (Pasquale Ltd produttore di vini in Nuova Zelanda).
Alla fine, degustazione di vini neozelandesi, ovviamente chiusi con la capsula a vite, che è una sorta di emblema del panorama vinicolo nazionale.
Ah, dimenticavo: la presentazione del convegno dice così: "La qualità dei vini neozelandesi e l'utilizzo di sofisticati tappi a vite che ne garantiscono le caratteristiche organolettiche e il delicato equilibrio. I tappi a vite, un fondamentale fattore di packaging di successo per l'export di questi vini, potrebbero esserlo anche per i vini italiani di qualità". Quasi inutile dire che sono d'accordo: sì, la capsula a vite ben s'adatta ai vini italiani di qualità. Il problema, semmai, sono gli italiani, non i vini. Ma ne discuteremo a Vinitaly. Chi vuol dire la sua è atteso in sala Respighi.

4 commenti:

  1. Argomento interessante:esito del dibattito?Per chi, come me, non ha potuto partecipare..

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  2. Esito del dibattito scontato: i presenti erano tutti pro capsula a vite. Però si è ribadito anche come il mercato italiano, e in particolare la ristorazione, sia ancora molto, molto refrattario all'accoglimento dello screwcap.
    Interessante un'innovazione introdotta da Guala: quando il tappo a vite viene aperto, esce una fettuccia rossa; in questa maniera non c'è più il rischio di prelevare dagli scaffali del supermercato una bottiglia che sia stata aperta e poi richiusa (rischio che ora esiste).

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