Mario Plazio
Nel mondo del vino ci sono alcune tipologie atipiche, particolarissime e originali. Metodi produttivi o uve dalla caratteristiche uniche e inimitabili.
Chi mi ha letto in passato saprà della mia predilezione per i vini ossidati (per scelta produttiva, ovviamente non per errore). Questi, in barba a tutta l’ortodossia enologica, trasformano quello che è un difetto, l’ossidazione appunto, in un pregio. Pensiamo al Marsala, allo Jerez (o Sherry) e, nel nostro caso, ai vini dello Jura.
Al vertice dei vini della regione francese c’è il Vin Jaune, per il quale è previsto un disciplinare molto preciso. Tratto da uve savagnin (lontano parente del traminer), il vino è messo in botti vecchie e scolme. Con il tempo si forma una pellicola (voile) che protegge da ulteriori ossidazioni e conferisce al prodotto finali note tipiche di spezie e noci.
Assaggiare un vin jaune è una esperienza che ogni appassionato di vino dovrebbe provare, cercando di essere molto disponibili ad incontrare qualcosa completamente fuori dagli schemi. Questo di Morel-Thibaut, buon indirizzo dove trovare vini della regione a prezzi convenienti, si rivela particolarmente elegante per la tipologia. Gli aromi vanno dalla noce al curry e allo zafferano, ai quali risponde una bocca sapida dominata da una vibrante acidità (tipica della tipologia e garanzia di durata di alcuni decenni del vino) cui si accompagna una sottile nota fumé. Nel bicchiere poi continua ad evolvere, molto interessanti le note marine. Memorabile la persistenza.
Tre faccini :-) :-) :-)
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