24 dicembre 2010

Ma per sfuggire all'alcoltest la soluzione è riscoprire la convivialità: parola di Gianni Mura

Angelo Peretti
In verità, del test - piacevolissimo test - cui s'era assoggettato ne avevo già sentito parlare "dal vivo" da lui nelle pause di Palla Lunga e Pedalare, una trasmissione di Tele Arena, giacché ero in studio mentre lui, Gianni Mura, gran giornalista del calcio, del ciclismo e della buona tavola, ne parlava con Roberto Boninsegna, Osvaldo Bagnoli e Franco Nanni. Ora vedo - e con piacere - che ne ha scritto su Repubblica, e visto che il pezzo è anche on line, lo segnalo invitando a leggerlo. S'intitola: "Io, risultato legalmente sobrio dopo aver bevuto sei bicchieri". E racconta di una cena in Vallagarina, di sei bicchieri di vino bevuti mangiando e d'un risultato, poi, all'alcoltest, di 0,13, nella norma.
Bravo: è un bene che i nomi importanti del giornalismo dicano le cose come stanno in fatto di vino e di cibo.
Gianni Mura racconta delle cene con la moglie Paola, e scrive: "A noi piace il vino: buono, se possibile, e non troppo. Pensiamo che l'ubriachezza stia al vino come lo stupro all'amore. Pensiamo, ancora, che si faccia terrorismo psicologico mettendo sullo stesso piano i vini e i liquori. Dubitiamo che chi guida velocissimo nel cuore della notte beva Barbaresco o Chianti, e sorvoliamo su altre sostanze che si possono assumere. Pensiamo che sia bello un bagno in mare dove non si tocca, però bisogna saper nuotare. Fuor di metafora, non abbiamo mai visto l'etilometro come un nemico. Teniamo alla nostra pelle e a quella altrui. Un limite ci vuole, come per la velocità. Meno ubriachi circolano per le strade e meglio è. Lo 0,13 è nostro e dipende da molti fattori: età, abitudine, corporatura. Ogni organismo risponde in un modo diverso. Quindi, non copiateci, ma testatevi e sappiatevi regolare. Bevete responsabilmente e seguendo una regola fondamentale: mai bere a stomaco vuoto. Bevendo a digiuno, sì che due calici di bianco bastano a sballare".
Continua, correttamente, dicendo: "è meglio chiarire: a 0,4 non ci sono sanzioni, ma la lucidità e i riflessi non sono identici a quelli di uno 0,2 o di un astemio".
E poi insiste: il vino va associato al cibo. E per sfuggire alle sanzioni dell'alcoltest, "il solo segreto, oltre alla moderazione - dice -, è il gusto della convivialità, il passare un paio d'ore rilassate apprezzando il cibo e il vino. L'importante è bere mangiando, non importa che il menù ricalchi il nostro, vanno bene anche tre panini al Gorgonzola (naturale, se possibile) o una pastasciutta e una frittata".
Sono d'accordissimo.
Leggetelo tutto, l'articolo: potete trovarlo cliccando qui.

15 commenti:

  1. caro Peretti,
    mi spiace per il suo appoggio morale a un articolo che sarebbe da denuncia! In esso, un grande giornalista (del tutto digiuno però di scienza dei polmoni e di etilometri) istiga a bere sei bicchieri a pasto, dato che l'etilometro (come lei sa, completamente truffaldino) gli ha segnato solo 0.13. Intanto è impossibile che il sangue contenga quella quantità anche se ingurgitato con il cibo e la sola spiegazione è che- ancora una volta - la macchina fraudolenta ha sbagliato in pieno (si può sbagliare in più e in meno...basta conoscere un po' di statistica). Ben si sa, infatti, e lei ne ha le prove che ho fornito con il mio dossier ( http://www.megaupload.com/?f=0W7NC3LC) e che il prof. Hlastala ha ribadito durante il Boroli Wine Forum, che il suo errore può raggiungere addirituura l'80%. Questa volta Mura è stato fortunato (o era tutto predisposto? Ho dei forti dubbi...), ma quanti lo saranno tra quelli che seguiranno il suo insano invito e verrano "beccati" dalle FFOO. Invece di fare propaganda a favore di una campagna proibizionistica che porta soldi alle solite casse, basandosi su dati privi di valore scientifico come dovrebbe già aver letto nel mio dossier scientifico)sarebbe ora di dire la verità. Sempre che se ne abbia il coraggio in questo mondo che si gongola di bugie e di tuttologi da strapazzo...
    Cari saluti
    Vincenzo Zappalà

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  2. Caro Zappalà, non c'è dubbio che io apprezzi il suo appassionato, costante e certamente disinteressato impegno nel favorire la diffusione delle teorie di Hlastala, e per quanto ho potuto ne ho dato menzione anche su quest'InternetGourmet, per cercare di contribuire alla loro pubblicizzazione. Ma non ho alcuna intenzione di sottoporre quanto qui pubblico all'esame di "Hlastalità", mi creda, e dunque mi sta bene scrivere delle teorie del professore americano così come delle cose che racconta Gianni Mura. Se poi le teorie di Hlastala diventassero anche pratica applicazione, cosa per la quale lei e gli amici della Fivi vi state impegnando, ne sarei felice. A condizione che il risultato finale non sia quello che, stabilito definitivamente che l'etilometro è fallace (e credo anch'io lo sia), il legislatore non finisca per applicare la disciplina della tolleranza zero, ché i nostri politicanti sono abilissimi nell'arte dello scaricabarile e del lavarsene le mani. Mi tenga comunque informato dello stato d'avanzamento dei lavori.

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  3. sarebbe comunque bene che giornailisti come Mura sapessero che non tutte le rose sono come appaiono. O è meglio non far sapere e tacere, sperando che gli altri, come il sottoscritto, si sobbarchino tutta la fatica per poi magari applaudire e approfittare del risultato. Una volta il giornalismo (anche quello misero del vino) avrebbe risposto in ben altra maniera. Viva gli struzzi e le scimmiette!!! E sperate che non siate colpiti dalla fallicità dello strumento anche se non avete bevuto. In fondo, ne sarei contento...

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  4. volevo aggiungere una considerazione molto triste: è meglio sopportare un'ingiustizia che rischiare di vederla peggiorare. Questo è quello che mi dice. per non arrivare a tolleranza zero è meglio stare zitti e far colpire innocenti a raffica. Come dire che è meglio avere il fascismo per paura di finire nel razzismo di Hitler. Forse c'è anche un'altra soluzione: far vincere la verità unendosi nella battaglia che è quella che fa vivere le persone che sfruttano il mondo del vino e poi l'abbandonano per paura...

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  5. Le sue sono affermazioni che certamente non mi appartengono e che pertanto rimando al mittente e che non fanno onore, mi creda, né a lei, né alla causa che passionalmente sostiene.

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  6. pensavo di avere le traveggole.. ma invece lei ha proprio scritto questo: "A condizione che il risultato finale non sia quello che, stabilito definitivamente che l'etilometro è fallace (e credo anch'io lo sia), il legislatore non finisca per applicare la disciplina della tolleranza zero, ché i nostri politicanti sono abilissimi nell'arte dello scaricabarile e del lavarsene le mani." A me sembra tanto che tra le righe si dica: "Meglio tenerci l'etilometro che non funziona piuttosto che rischiare di avere la tolleranza zero". Con tanti auguri e menefreghismo per chi c'è caduto e ci cadrà... Vera e limpida passione per il vino. Complimenti! Ripeto, non sarebbe meglio lottare per una giusta prevenzione e punizione che non si basi su strumenti fallaci e le cui conseguenze sono ridicolizzate da Gianni Mura con i suoi sei bicchieri sei, che magari ha sempre qualcuno che guida al posto suo?
    Il giornalismo o quello che rimane a cosa serve? A dare punteggi e descrivere vini che nessuno berrà più al ritorante o con gli amici (che poi devono tornare a casa)?
    Contento lei... Buona fortuna.

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  7. Insisto, questo "tra le righe" lo dice lei, non io. I "tra le righe" non mi appartengono. Io sono abituato a dire quello che penso, apertamente, pubblicamente. E adesso penso che lei sta proprio esagerando ad attribuirmi pensieri che non sono miei e opinioni che non ho espresso.

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  8. ma la frase l'ha detta lei... o me lo sta sognando. Chiedo ai lettori di verificare...

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  9. Verifichino, verifichino. Anche lei, magari, verifichi. Prima di attribuire ad altri opinioni che non hanno espresso. Ripeto: legga le cose che scrivo così come sono scritte, non per quello che vuole leggerci o pensa di leggerci lei. E qui chiudo.

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  10. avendo saputo da conoscenti che alcuni commenti non sono stati inseriti e vedendo che nessuno contribuisce al dibattito (per cui penso che i lettori si contino sulle dita di una mano)reputo anch'io di chiudere definitivamente con quest'argomento in un sito che dei problemi degli appassionati e dei vignaioli ha una visione molto particolare. nel caso mi saluti Gianni Mura (se lo conosce) e gli suggerisca di evitare di ripetere la sua performance senza amici delle FFOO alla stessa tavola...

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  11. I commenti su questo sito non sono oggetto di alcuna autorizzazione da parte mia. Il sito è su piattaforma Blogger (ossia Google): basta seguire le istruzioni della procedura e i commenti vengono automaticamente inseriti, senza alcun mio intervento. Non è neppure richiesta la specificazione delle proprie generalità, come invece lei correttamente fa. I suoi conoscenti o non esistono, oppure non hanno eseguito correttamente il caricamento del loro commento, oppure le hanno raccontato cose non vere, una delle tre.

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  12. Per l’ennesima volta siamo a discutere di una legge dal fine giusto, che contempla l’utilizzo di una macchina - l'etilometro - sbagliata per l’utilizzo di cui è causa, perche matematicamente e scieìntificamente fallace ., matematicamente perche è stato adottato per tutti un fattore di conversione di 2300 mentre nella realta questi varia da persona a persona e da momento a momento da 1200 a 3400, scientificamente perche è stato dimostrato che l’alcol nell’espirato proviene in gran parte dalle vie aeree superiori,non dagli alveoli polmonari motivo per il quale non risulta applicabile la legge di Henrj , e questo spiega l’enorme forbice di valori che il fattore di conversione può assumere..
    La stessa misura, ancorché fosse precisa nel determinare l’esatta quantita di alcol nel sangue, non sarebbe esatta nel determinare la idoneita del soggetto controllato alla guida di un veicolo, perchè ogni singolo reagisce a pari quantita di alcool nel sangue in modo differente, come è anche vero che persone diverse a zero alcol nel sangue hanno riflessi, capacita motorie, capacita di guida differenti.
    Il legislatore ha reso tutti uguali per legge, prima con il fattore di conversione, poi decidendo che la soglia dell’ebbrezza per tutti è 0,5.
    Praticamente è assurdo andare a misurare l’idoneita alla guida di un soggetto utilizzando l’etilometro: primo perche questo avrebbe solo la funzione di rilevare solo eventuale ebbrezza da alcool, ma purtroppo l’attrezzo non è idoneo perche troppo fallace anche se la precisione richiesta per legge e dello 0,5%, ma data la variabilità del fattore di conversione, questi lavora in una forbice che contempla un errore che va da un +90%al -38%
    Nella vita di tutti i giorni, chiunque effettui delle misure di valore fiscale con strumenti non idonei commette un reato.
    È ancora piu assurdo insistere su questo tipo di strada che ha gia rovinato molte persone, (anzi ha gia fatto le sue vittime indirette perche è stato causa del suicidio di alcune persone), quando sarebbe facile misurare e controllare l’idoeuita alla guida direttamente, verificando la corrispondenza dei vari parametri a quelli necessari per ottenere la patente con la studio di un test psicoattitudinale da far eseguire al controllato in una postazione attrezzata sulla macchina della ffoo ove il controllato, messo a suo agio, effettuerà il test che sicuramente controllerà i suoi riflessi, la sua vista, il suo udito, insomma la sua idoneità alla guida. Sicuramente chi non supererà il test non potrà che accettare le conseguenze del verdetto, test che una volta messo a punto sarà un vero metro, facilmente ripetibile non soggetto a vizi di taratura, di modi di soffiare, di temperature di, tempi di attesa , insomma non sarà la slot machine etilometro che ci può colpire anche se siamo idonei alla guida
    una legge dal fine giusto, se fatta rispettare con mezzi inidonei che possono colpire persone innocenti, é una legge iniqua e da rivedere al piu presto-

    Ed è da irresponsabili incoraggiare persone a consumare alcolici con pseudo tecniche ignorando completamente la potenzialita di errore del sistema etilometro solo per paura di vedere una legge ingiusta diventare ancora più ingiusta. La società ha bisogno di verità di concretezza non di becero pressapochismo opportunistico..
    de andreis fausto,

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  13. Per l’ennesima volta siamo a discutere di una legge dal fine giusto, che contempla l’utilizzo di una macchina - l'etilometro - sbagliata per l’utilizzo di cui è causa, perche matematicamente e scieìntificamente fallace ., matematicamente perche è stato adottato per tutti un fattore di conversione di 2300 mentre nella realta questi varia da persona a persona e da momento a momento da 1200 a 3400, scientificamente perche è stato dimostrato che l’alcol nell’espirato proviene in gran parte dalle vie aeree superiori,non dagli alveoli polmonari motivo per il quale non risulta applicabile la legge di Henrj , e questo spiega l’enorme forbice di valori che il fattore di conversione può assumere..
    La stessa misura, ancorché fosse precisa nel determinare l’esatta quantita di alcol nel sangue, non sarebbe esatta nel determinare la idoneita del soggetto controllato alla guida di un veicolo, perchè ogni singolo reagisce a pari quantita di alcool nel sangue in modo differente, come è anche vero che persone diverse a zero alcol nel sangue hanno riflessi, capacita motorie, capacita di guida differenti.
    Il legislatore ha reso tutti uguali per legge, prima con il fattore di conversione, poi decidendo che la soglia dell’ebbrezza per tutti è 0,5.
    Praticamente è assurdo andare a misurare l’idoneita alla guida di un soggetto utilizzando l’etilometro: primo perche questo avrebbe solo la funzione di rilevare solo eventuale ebbrezza da alcool, ma purtroppo l’attrezzo non è idoneo perche troppo fallace anche se la precisione richiesta per legge e dello 0,5%, ma data la variabilità del fattore di conversione, questi lavora in una forbice che contempla un errore che va da un +90%al -38%.
    continua

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  14. Una legge dal fine giusto, se fatta rispettare con mezzi inidonei che possono colpire persone innocenti, é una legge iniqua e da rivedere al piu presto-

    Ed è da irresponsabili incoraggiare persone a consumare alcolici con pseudo tecniche ignorando completamente la potenzialita di errore del sistema etilometro solo per paura di vedere una legge ingiusta diventare ancora più ingiusta. La società ha bisogno di verità di concretezza non di becero pressapochismo opportunistico..
    de andreis fausto,

    ho dovuto inviare il mio commento in tre tempi
    perche il testo era troppo lungo.

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  15. Nella vita di tutti i giorni, chiunque effettui delle misure di valore fiscale con strumenti non idonei commette un reato.
    È ancora piu assurdo insistere su questo tipo di strada che ha gia rovinato molte persone, (anzi ha gia fatto le sue vittime indirette perche è stato causa del suicidio di alcune persone), quando sarebbe facile misurare e controllare l’idoeuita alla guida direttamente, verificando la corrispondenza dei vari parametri a quelli necessari per ottenere la patente con la studio di un test psicoattitudinale da far eseguire al controllato in una postazione attrezzata sulla macchina della ffoo ove il controllato, messo a suo agio, effettuerà il test che sicuramente controllerà i suoi riflessi, la sua vista, il suo udito, insomma la sua idoneità alla guida. Sicuramente chi non supererà il test non potrà che accettare le conseguenze del verdetto, test che una volta messo a punto sarà un vero metro, facilmente ripetibile non soggetto a vizi di taratura, di modi di soffiare, di temperature di, tempi di attesa , insomma non sarà la slot machine etilometro che ci può colpire anche se siamo idonei alla guida
    continua

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