Mario Plazio
Villa Favorita, manifestazione dedicata ai “vini naturali” si è spostata per la prima volta nel sud Italia. Il 20 e 21 novembre una cinquantina di produttori associati a VinNatur hanno affrontato la trasferta fino a Taranto per far conoscere i loro prodotti agli appassionati locali. Non voglio qui affrontare la questione spinosa dei vini aderenti a questa tipologia. In realtà i produttori non si affidano ad un preciso protocollo, ma abbracciano in senso ampio una idea di vino esente da residui chimici in vigna e in cantina, alla ricerca di una espressione il più vicino possibile al terroir.
Dovendo fare una rapida sintesi della rassegna, mi sento di poter affermare che la nota più positiva è la sempre maggiore consapevolezza dei produttori. È chiaro che stiamo parlando di vini spesso fuori dagli schemi, ma ho rilevato una accresciuta pulizia, una diminuita accentuazione delle macerazioni (che alla fine portano ad una omologazione dei vini) e una grande aderenza al territorio, grazie anche ad una ritrovata o nuova eleganza di molti produttori. Tra le numerose sorprese mi piace segnalare le aziende Guttarolo (la foto mostra un particolare della cantina), Daniele Piccinin e Giovanni Montisci.
Questa è la prima parte della sintesi dei miei assaggi: incomincio dal sud d’Italia, in omaggio alla terra che ha ospitato la rassegna. Nei prossimi giorni il resto delle mie note di degustazione.
Guttarolo (Puglia)
Violet Rosato 2005. Sorprendente ed intrigante, evoluto ma ancora molto gradevole, con una bocca dove si ritrovano la rosa, il miele, la cera d’api e lo iodio. Buona freschezza. Vinino!
2+ faccini :-) :-)
Gioia del Colle Primitivo 2005. Ancora un vino sorprendente. Un primitivo tutto in finezza, floreale, elegante, rimanda più alla Borgogna che alla Puglia. Minerale e completo, uno dei migliori.
3 faccini :-) :-) :-)
Primitivo Amphora 2009. Come si evince dal nome è affinato in anfore di terracotta. Al naso è terribilmente ridotto, la bocca invece è irresistibile, minerale e speziata, finissima e persistente.
3 faccini sulla fiducia :-) :-) :-)
Gioia del Colle Primitivo Lamie delle Vigne 2008. Strani aromi di farina di castagne, accanto a fiori, spezie e menta. Maggiore concentrazione e acidità al palato, che riesce però a coniugare finezza e potenza.
2 faccini e mezzo :-) :-)
Antiche Cantine de Quarto (Puglia)
Primitivo di Manduria Mucchio 2008. Caldo, morbido e speziato, avvolgente e floreale. Profuma di miele, fichi e carrube.
2 faccini :-) :-)
Primitivo di Manduria Dioniso 2006. Speziato e morbido, anche floreale. Potente e deciso, conserva però una bella acidità.
2 faccini e mezzo :-) :-)
Lizzano Rosso Superiore Tarantola 2005. Negroamaro e primitivo. Oliva nera, cacao, timo e cenere. Tannico e morbido, decisamente un vino sudista.
2 faccini :-) :-)
Lizzano Rosso Negroamaro 2007. Floreale, vegetale e gradevole.
1+ faccini :-)
Cocciacavallo (Campania)
Fiano di Avellino Cardogneto 2009. Naso intrigante di fiori e spezie. In bocca non ha la stessa finezza, risulta più statico e caldo, mancando di slancio.
2- faccini :-) :-)
Fiano Apianum 2009. Versione più semplice, profuma di mela e spezie, snello e prevedibile.
1+ faccini :-)
Musto Carmelitano (Basilicata)
Marchitano Rosso 2009. Gradevole, frutta e fiori a piene mani. Vinificato in acciaio privilegia la facilità di beva, ma riesce a rivelare il carattere del vitigno. Vicino ad un vinino.
2- faccini :-) :-)
Aglianico del Vulture Serra del Prete 2008. Vinificato in acciaio e cemento. Profondo e minerale, profuma di erbe macerate e liquirizia. Al palato riesce a coniugare potenza e finezza. Vigne di 70 anni.
3 faccini :-) :-) :-)
Aglianico del Vulture Pian del Moro 2008. Vinificato in tonneau da 500 litri. Il legno influisce in maniera non del tutto positiva, prevale una sensazione poco gradevole di amaro in bocca, mentre il finale è troppo asciugante e medicinale per un eccesso di concentrazione.
1+ faccini :-)
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